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In questa guida spieghiamo come scegliere il legno tropicale.
Un punto importantissimo durante la fase di scelta del vostro arredo è la conoscenza della provenienza del legno. Moltissime compagnie, al giorno d’oggi, disboscano ai limiti della legalità le ultime foreste vergini del pianeta, contribuendo alla loro scomparsa. Informatevi sempre della provenienza della materia prima del mobile che siete interessati a comprare, per capire se il vostro acquisto potrà aiutare queste aziende ad accrescere le loro ricchezze sempre più a scapito dell’ambiente o meno.
Arredamento in legno tropicale
Avete finalmente preso la decisione di comprare un nuovo mobile o di rifare il pavimento della vostra abitazione: bene! Ma nel caso in cui la vostra scelta dei materiali da usare sia ricaduta sul legno, un consiglio utile è quello di pensare anche alla salvaguardia dell’ambiente. Ciò, al contrario di quanto possiate pensare, non vi obbliga ad alcuna rinuncia, come verrà spiegato di seguito.
L’arredamento in legno tropicale è quello che maggiormente contribuisce alla scomparsa delle foreste vergini americane. Questo tipo di legno, in passato venduto si può dire quasi “sottobanco” perché la conoscenza della sua provenienza era motivo di vergogna da parte del produttore, oggi viene normalmente commercializzato come se il problema del disboscamento fosse stato completamente risolto e non vi fosse alcun problema a distruggere le foreste tropicali per farne mobili di lusso; ma così non è, per cui prima di comprare un arredamento in legno tropicale bisognerebbe osservare se non esiste proprio alcuna altra scelta.
Un punto importantissimo durante la fase di scelta del vostro arredo è la conoscenza della provenienza del legno. Moltissime compagnie, al giorno d’oggi, disboscano ai limiti della legalità le ultime foreste vergini del pianeta, contribuendo alla loro scomparsa. Informatevi sempre della provenienza della materia prima del mobile che siete interessati a comprare, per capire se il vostro acquisto potrà aiutare queste aziende ad accrescere le loro ricchezze sempre più a scapito dell’ambiente o meno.
Non è però detto che tutti i legni provenienti non dalle foreste tropicali siano “sicuri”. Anche le foreste europee, a causa del continuo sfruttamento, si stanno ormai esaurendo; molti legni che a prima vista potrebbero inoltre sembrare “nostrani”, sono in realtà importati anch’essi da foreste vergini straniere, come ad esempio il larice, che entro pochi anni, potrebbero essere a rischio nelle foreste siberiane da cui viene tagliato.
Come scegliere
Anche se è il cliente/consumatore a dare la sua approvazione o meno, può capitare (e capita spesso) che i rivenditori tendano ad aggirare le sue richieste più o meno inconsapevolmente. Non è raro che i rivenditori, per ignoranza loro in materia o ingenuità del cliente, lo convincano a comprare del legno tropicale molto simile ad un normale legno europeo. Per questo motivo, quando possibile, è bene cercare sempre di ottenere certificati scritti in cui venga elencata non solo la provenienza del legno, ma anche il suo nome e tipo.
Il consiglio dunque è sempre quello di richiedere informazioni, certificati, conferme scritte da venditori e rivenditori; non bisogna mai fermarsi di fronte alle parole, ma andare sempre a fondo della questione, per far sì che i commercianti non solo si abituino a rispondere in maniera professionale al cliente, ma che si informino loro stessi sulla qualità e sulla provenienza della merce che vendono.