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In questa guida spieghiamo come scegliere il parquet e vediamo quali sono i migliori prodotti disponibili sul mercato con i relativi prezzi.
Il parquet è una tipologia di pavimentazione costituita da una serie di listelli in legno o materiale plastico, agganciati tra loro. Questa soluzione offre eleganza e la possibilità di passeggiarvi sopra a piedi nudi.
Tipologie
Parlare di parquet significa confrontarsi con più di una tipologia di prodotto. Se l’apparenza, specialmente per l’occhio inesperto, può facilmente indurci in inganno, ecco che l’acquisto di un parquet non può prescindere dalla conoscenza delle principali tipologie in commercio, per confrontarci con le quali sarà sufficiente un veloce sguardo ad un catalogo o ad un sito web del settore.
Si definisce parquet una pavimentazione in legno composta da elementi singoli (tavole, dette anche assi, ovviamente in legno) assemblati dello spessore di non meno di 2,5 mm. Questo è stabilito dalle norme europee in materia di parquet (UNI EN 13489, UNI EN 13227, UNI EN 13226), che specificano anche debba trattarsi, per la pavimentazione, esclusivamente di legno nobile. Si ricorre al parquet prevalentemente per la pavimentazione di interni, ma alcune essenze (=legni) si rivelano adatte, purchè adeguatamente trattate, anche ad esterni.
Le tipologie principali di parquet sono due, mentre la terza, come vedremo, si può considerare a tutti gli effetti una “variante”. Il parquet vero è proprio è il cosiddetto parquet tradizionale, detto anche massello o parquet “massiccio”. E’ formato soltanto da legno nobile, e le singole tavole sono ricavate da un unico blocco di legno, spesse fino a 22mm. E’ il parquet più costoso, ma anche il più duraturo, perchè in grado di subire diverse levigature ed isolare meglio.
Una seconda tipologia è quella dei parquet stratificati, detti anche prefiniti o multistrato, in cui uno strato superficiale di legno nobile viene incollato ad un supporto (in legno dolce).
Risulta essere una tipologia di parquet intuitivamente più economica, ma anche sotto molti aspetti conveniente, poiché si acquista già verniciato e non richiede ulteriori trattamenti. Abbiamo stratificati prefiniti, il cui strato esterno di legno è già verniciato, e stratificati prelevigati, dotati di un doppio strato di legno che stabilizza l’intera struttura. La terza tipologia, quella dei parquet a laminati, la tratteremo a fine guida.
Materiali
Abbiamo verificato come le caratteristiche di una pavimentazione in legno possano variare notevolmente al variare della tipologia di parquet. La prima, forse la più evidente caratteristica del parquet sarà l’essenza, ovvero il legno nobile con il quale sono realizzate le singole tavole o gli strati superiori delle stesse. Solitamente si ricorre in questi casi a una vasta gamma di essenze, nostrane o meno, dalle caratteristiche e dalla resa anche molto differenti. Le principali sono: faggio, rovere, noce, olivo, ciliegio, larice, doussiè, wengè, teak, iroko, aformosia, merbau, panga panga.
La scelta di un’essenza si effettua valutando accuratamente la destinazione d’uso. Consideriamo, ad esempio, che il parquet, dovendo essere calpestato, verrà sottoposto a logorio, ed inoltre tenderà ineluttabilmente ad invecchiare, acquisendo spesso una colorazione più scura. Di norma, infatti, quasi tutte le essenze con il tempo tendono ad inscurirsi.
Il legno è un materiale naturale, caldo, duraturo, e soprattutto ecologico, poiché viene “direttamente” dalla natura. Vi sono legni naturalmente chiari, legni rossicci, legni bruni e scuri, tutti caratterizzati da specifiche proprietà e particolari disegni.
Molti legni sono riconoscibili per le evidenti striature, che formano figure mai simili in grado di conferire varietà e dinamicità al nostro parquet. Il faggio ha striature a specchio, colore bruno-roseo chiaro ed è facilmente lavorabile. Il teak, essenza asiatica, presenta invece un colore più scuro ed è particolarmente stabile. Striature ed effetti molto particolari si ottengono con l’olivo, difficile da lavorare ma molto resistente.
Anche il ciliegio ha striature particolarmente marcate, ed è molto resistente. Indispensabile, comunque, sarà la scelta dell’essenza non soltanto in funzione della piacevolezza estetica del nostro parquet, ma soprattutto delle caratteristiche del singolo ambiente che lo ospiterà: non dimentichiamo, infatti, che ogni legno ha proprie peculiarità, tra cui una maggiore/minore capacità di resistere all’umidità, trattenere il calore, ecc. Un’altra caratteristica da considerare è la dimensione delle singole liste, i componenti del parquet.
I parquet in acero sono molto richiesti per via della loro bellezza e durata. Questo tipo di pavimento è realizzato in acero, un albero dal legno duro che cresce in Europa e Nord America.
Tra le caratteristiche più attraenti dei parquet in acero c’è la varietà di tinte tra le quali è possibile scegliere. Queste tinte variano a seconda dell’età, delle dimensioni e del pattern di crescita dell’albero, oltre che dalla zona dalla quale esso proviene. E’ possibile riconoscere tre tipi di legno in base al colore: acero fiammato, acero marezzato e acero occhiolinato.
L’acero è uno dei materiali più ricercati per i parquet delle abitazioni. I pavimenti in questo materiale non solo aumentano la bellezza e il valore della casa, ma sono anche molto semplici da pulire e curare. Inoltre resistono all’umidità, evitando la crescita di muffe e batteri, e sono anche incredibilmente resistenti.
Esistono tre tipi di parquet in acero. Premium, Select e Long Run. Questa classificazione si basa sullo spessore delle tavole (i parquet in legno Premium hanno lo spessore maggiore mentre i Long Run hanno lo spessore minore).
-Fiammato. La tinta dell’acero fiammato deriva dal fatto che la crescita delle fibre del legno dell’albero viene distorta in un pattern ondulato, con la formazione di linee sinuose che prendono il nome di “fiamme”. Spesso si pensa erroneamente che questo effetto coincida con le venature del legno. I parquet in acero fiammato sono tra i più pregiati e popolari, poiché questo tipo di legno duro è uno di quelli di maggiore qualità.
-Marezzato. I parquet in legno marezzato sono prodotti con il legno di aceri nei quali la crescita delle fibre del legno è distorta in modo da produrre un effetto visivo simile a quello delle gocce d’acqua. Sono una delle opzioni più popolari per gli uffici.
-Occhiolinato. I parquet in acero occhiolinato sono realizzati con un tipo di legno che ha un caratteristico pattern con macchioline che assomigliano a piccoli occhi vorticosi che interrompono le linee dolci del legno. E’ il tipo di legno di acero più utilizzato per i pavimenti.
Laminati
I parquet a laminati sono una soluzione più economica per chi non vuole rinunciare all’”effetto parquet” ed al contempo sfruttare un prodotto di qualità. Cominciamo col ripetere che il laminato non è un parquet, ma potremmo dire una sua imitazione, ottenuta grazie alla stampa fotografica di venature di diverse essenze lignee. I laminati sono costituiti da singole doghe, che vengono incollate e poggiate sul piano di posa.
Ogni doga ha solitamente 3 strati pressati (attraverso un processo detto pressofusione): una parte inferiore di supporto, una parte centrale detta anima costituita da HDF o MDF ed il foglio decorativo principale di laminato plastico, protetto da una pellicola. Tutti gli strati sono impregnati di una speciale resina, detta resina melaminica. I vantaggi dei laminati sono tanti: in primis, la posa (come l’eventuale sostituzione) è molto rapida, oltre ad essere il prodotto più economico dei parquet. Poi, possono essere molto resistenti, semplici da pulire ed è vasta la scelta di decorazioni. Infine, un laminato è solitamente ecologico, perché contiene soprattutto fibre di legno naturale e componenti ecocompatibili, oltre ad essere particolarmente indicato per i soggetti allergici, per via dello strato superficiale poco ospitale per gli acari. In commercio possiamo trovare laminati di vario spessore, solitamente dai 6 ai 10 mm.
Due sono le principali tipologie di laminati reperibili
-L’HPL, che si ottiene con la cosiddetta “alta pressione” (High Pressure) con elevate temperature, realizzato in due fasi
-Il DPI, in cui tutti gli strati sono pressati in un’unica operazione.
Una nota sulla posa: è possibile anche effettuarla autonomamente, senza ricorrere a personale specializzato. Dopo aver scelto un buon laminato, valutando accuratamente la qualità, la resistenza a graffi e sporco, il costo e la compatibilità con colori e stile della nostra casa, potremmo decidere di effettuare una posa diretta, ossia di montare il laminato sul pavimento preesistente. Qui comincia l’operazione più delicata. Bisogna dotarsi dell’attrezzatura necessaria, reperibile presso i fornitori o negozi specializzati. Sono indispensabili la colla (chiedete sempre per verificare di usare la giusta tipologia), la barra di trazione ed i distanziali. Quindi affidatevi alle istruzioni fornite dal produttore, e seguitele meticolosamente! Gran parte dei rivestimenti in laminato, comunque, vengono messi in posa con la tecnica flottante, utilizzando giunzioni a maschio e a femmina. Per essere sicuri, in ogni caso, fatevi aiutare!
Formati e posa
In commercio ritroviamo diversi formati di parquet; le dimensioni qui fornite sono parametri generali che possono variare a seconda del produttore. Ecco comunque un breve elenco dei formati più diffusi in commercio:
listello o listoncino: è un formato particolarmente utilizzato, e consiste in singole tavole da 10/15×30/90×120/700 mm. Si presta soltanto ad una posa incollata ;
lamparquet: formato 10×40/60×220/400 mm; è tra i formati più piccoli, adatto anche ad essere incollato su pavimenti preesistenti e l’ideale per piccoli ambienti;
listone o plancia: qui il formato delle tavole è di 20×90/140×600/2000mm; i listoni sono ad incastro, e possono essere inchiodati e posati con tecnica flottante; sono particolarmente adatti per grandi ambienti;
maxiplancia: è il formato più grande; solitamente si ricorre a tavole lunghe circa 2 metri; può essere a tre strati o due strati, e collocato sul pavimento con una messa in posa incollata o flottante;
Abbiamo poi altre tipologie, come il formato a plancia, a lamella, a mosaico o “tre strip” tipologia innovativa, composta da blocchi realizzati con più tavole incollate, della dimensione di circa 14×1800x2000mm. Si può procedere in questi casi ad una posa incollata ma anche flottante;
Un capitolo a parte è quello che riguarda la posa dei parquet. Si tratta di un’operazione molto delicata, che è bene far eseguire a personale specializzato. I parquet massello vengono solitamente posati in due maniere
-incollati, utilizzando specifiche colle viniliche o a due componenti e lavorando precedentemente il fondo;
-inchiodati, quando le doghe sono molto spesse: in questo caso si procede prima alla disposizione di alcuni pezzetti di legno detti magatelli, immersi in uno strato di cemento precedentemente steso sul pavimento; il chiodo collegherà i listoni ai magatelli, e verrà nascosto dalla femmina (la parte rientrante) della singola lista.
I parquet stratificati vengono incollati, oppure si può ricorrere ad una speciale tecnica detta “tecnica flottante” o galleggiante.
Preparazione e Manutenzione
I parquet a listoni di massello richiedono solitamente un trattamento che va oltre la semplice messa in posa. Dopo la posatura, infatti, si dovrà procedere (specialmente se le tavole sono state inchiodate) ad una levigatura, per livellare eventuali piccole differenze. Le fasi successive sono la stuccatura, la sigillatura ed infine la finitura, che può essere realizzata con olio, cera o vernice. Il vantaggio di un parquet a listoni di massello è dato principalmente dal suo spessore: si può infatti rilevigare il parquet anche dopo anni, ritrovandolo come nuovo. I parquet prefiniti, invece, richiedono una mole minore di lavoro, ma a differenza dei parquet massicci possono essere levigati meno volte. Il vantaggio è dato dalle spese e dalle tempistiche inferiori per la messa in posa.
La messa in posa non esaurisce le possibilità offerte dal parquet. Oltre alle tecniche di posa, infatti, vi sono anche una vasta gamma di geometrie di posa, che in fin dei conti costituiscono la fase principale della messa in posa poiché vanno a definire l’aspetto complessivo che avrà il nostro parquet. Ecco i metodi più comuni di posa
-a spina di pesce: si utilizzano per questa tipologia solitamente listelli. Esiste una posa a spina di pesce dritta ed una in diagonale
-a mosaico: si realizza con lamelle (o lamaparquet) accostate a formare particolari disegni a quadri rispettivamente ruotati di 90 gradi
-a fascia e bindello: in questa tipologia la parte centrale del parquet è delimitata da un bordo esterno, realizzato con listelli disposti in maniera differente, e da bindelli separatori
-a cassero regolare: la posa dei listelli prevede che vengano sfalsati in modo uniforme e regolare sulla loro lunghezza
-a cassero irregolare: i listoni o i listelli sono paralleli come per il cassero regolare, ma il disegno in questo caso non è fisso e regolare
Un parquet può essere inoltre arricchito da intarsi, realizzati anche con essenze diverse rispetto alle singole liste. Infine, qualche consiglio: prima di acquistare un parquet, raccogliete le necessarie informazioni, presentandovi dal rivenditore con un minimo bagaglio di conoscenze sulla materia. Questo vi permetterà, anzitutto, di capire se quello che state acquistando è vero parquet, o se corrisponde alle vostre aspettative.
Scegliete poi un’essenza adatta all’uso che intendete fare del locale dove poserete il parquet: ambienti umidi come il bagno, ad esempio, richiedono essenze che abbiano un’ottima resistenza all’umidità (ad esempio il teak, o il doussiè). Infine, chiedete sempre, abbinata al prodotto, una scheda che contenga le principali informazioni ad esso relative.
Parquet più Venduti Online
Per concludere proponiamo una lista dei parquet più venduti online in questo momento con il relativo prezzo.
Cliccando sui diversi prodotti che si trovano nella lista viene aperta una nuova pagina nella quale è possibile leggere le opinioni e le recensioni dei clienti che li hanno provati.