In questa guida spieghiamo come scegliere il piano lavoro per cucina e vediamo quali sono i migliori prodotti disponibili sul mercato con i relativi prezzi.
Con il termine piano cucina si intende sia il piano cottura, cioè i fuochi elettrici o a gas dove cuocere le pietanze, sia, in senso più ampio del termine, i piani d’appoggio per cucinare.
Come Scegliere Piano Lavoro Cucina
Abbiamo detto che per piano cucina si intende, in linea di massima, quello che in gergo tecnico viene chiamato piano cottura, ovvero i fornelli. I piani cottura possono essere con forno incorporato, oppure ad incasso. In questo secondo caso, il piano cottura va ad inserirsi, “incassarsi appunto” nel piano cucina e il forno può essere collocato subito sotto (soluzione tradizionale), oppure al lato o in un altro scaffale ad altezza delle braccia (soluzione moderna che unisce estetica a funzionalità: un bel forno è bello da vedere ma è anche comodo averlo a portata di mano senza doversi ogni volta abbassare fin quasi a terra per sorvegliare la cottura dei cibi).
Ma torniamo ai nostri piani cottura: l’alimentazione può essere a gas (soluzione più comune nel nostro paese) oppure elettrica (soluzione adottata soprattutto nel nord Europa, dove le tariffe al consumo dell’energia elettrica sono nettamente inferiori rispetto a quelle vigenti in Italia). Da noi, quindi, a meno che non si tratti di modelli particolari o di designer eccezionali, i piani cottura sono alimentati a gas e i “fornelli” prendono il nome di fuochi. Nelle cucine elettriche i fornelli si chiamano “piastre”. Il numero dei fuochi dipende dalla dimensione del piano cottura stesso, ma generalmente in una cucina per uso familiare ne sono previsti da 4 a 6.
Alcuni modelli, soprattutto se di recente fabbricazione, hanno uno o due fuochi centrali, oltre i 4 disposti ai quattro angoli del piano cottura. I fornelli centrali sono utili per le grosse pentole o le padelle (perché di solito hanno una doppia corona di ghisa dalla quale esce un calore più uniforme) oppure anche per la cottura in pirofila. Prima di passare a vedere i modelli di ultima generazione, ci sono alcune norme sempre valide, utilissime da sapere.
Il piano cucina, si è detto all’inizio di questa guida, può essere inteso in senso più ampio anche come piano da lavoro. Generalmente, il piano da lavoro, corre da una estremità all’altra della cucina ed è intervallato dagli elettrodomestici da incasso (come il piano cottura, appunto) e dal lavello che può essere ad una o due vasche. Il piano cucina può essere di diverse forme e dimensioni: diciamo che le forme ad “U” o ad “L” sono quelle più comode, ma anche quelle più ingombranti perché necessitano di grandi spazi.
In alternativa, va benissimo la cucina lineare (la classica cucina di 3 metri, per intenderci) che occupa un’unica parete. In questo caso però, i piani da lavoro a disposizione si riducono necessariamente. Un piano da lavoro non è mai uno strumento personalizzato: in cucina, si sa, lavorano persone di statura diversa. Quindi una altezza intermedia dovrebbe accontentare tutti e cercare di limitare il meno possibile posizioni scomode per la schiena e per cucinare. La dimensione ideale è pertanto compresa fra i 65 e i 70 cm. Chi è più alto della media, può evitare di stare con la gobba, adagiando sul piano un tagliere molto spesso e lavorando su quello. I materiali del piano da lavoro possono essere vari: i più resistenti sono i graniti e l’acciaio inossidabile ma sono anche i più costosi insieme al legno massello che però richiede maggior cura e manutenzione.
Poi, più economici ma anche più delicati sono i laminati plastici e i piani in formica. Si può scegliere il colore, ma attenzione ai danni provocati da pentole bollenti o coltelli. In alternativa si può scegliere il classico rivestimento in piastrelle (ma generalmente è un’opzione riservata alle cucine su misura). Naturalmente, le dimensioni del piano da lavoro vanno scelte in base allo spazio disponibile e all’uso che se ne fa della cucina. L’importante è che i tre elementi fondamentali: fornello, lavello e frigorifero, siano vicini e in posizione triangolare per evitare inutili spostamenti da un capo all’altro della cucina.
Per arrivare alla composizione finale della nostra cucina abbiamo bisogno di una serie di strumenti e risorse che ci permettano di capire quali sono le nostre esigenze.
-Software per la progettazione della cucina
Software di design per nulla costosi sono un valido aiuto nel difficile compito di pianificazione dello spazio.
-Libri guida per la progettazione
Disponibili nelle librerie, questi comprendono cartellini di cartone che rappresentano mobili ed elettrodomestici. Posizionare i cartellini su di uno schema della cucina ti aiuterà a vedere in modo realistico lo spazio disponibile.
-Designer di cucine
I designer di cucine delle imprese edili o di uno studio di progettazione di cucine di solito progettano la tua cucina gratis. Comunque, ti porteranno a servirti dei loro fornitori e della loro squadra di lavoro. I designer indipendenti avranno più libertà e potranno indirizzarti verso i prodotti migliori, perchè hanno meno restrizioni, però si faranno pagare le ore di lavoro o ti chiederanno una percentuale.
Il rinnovo della cucina è un problema importante. Questa guida presuppone un cambiamento da cima a fondo, ma se a te interessa fare meno modifiche, troverai comunque ottime informazioni su tutto quello che comporta cambiare la cucina.
-Quali sono i miei bisogni e desideri
La tua cucina è una zona disastrata dove non puoi nemmeno bollire un uovo? O vuoi semplicemente rinnovare un po’ l’ambiente con nuovi elettrodomestici, ripiani, pavimenti e credenze?
-Vale la pena di affrontare tutto questo?
Vuoi squadre di operai al lavoro in casa tua per lunghi periodi? Vuoi spendere soldi e attraversare tutto questo tumulto? Anche se è uno dei progetti di rinnovamento più costosi, rinnovare la cucina si rivelerà una spesa utile se dovessi decidere di vendere la tua casa.
-Restauro profondo o solo di superficie?
Devi essere onesto. Stai per fare un rinnovo su larga scala da 60 mila euro o un meno ambizioso restauro superficiale? Non c’è da vergognarsi in nessuno dei casi.
-Come posso ridurre i costi di rinnovo?
Pensaci ora prima di essere troppo coinvolto nel progetto. Dal fai da te al limitare l’utilizzo di imprese costruttrici, ci sono migliaia di modi per risparmiare denaro.
-Materiali
Il piano cucina inteso in senso ampio del termine, comprende il piano da lavoro e il piano cottura. A seconda del materiale usato, si hanno dei pregi e dei difetti. Vediamo i più comuni.
-Acciaio inox: è in assoluto il materiale più resistente e igienico per essere impiegato come piano cucina o “top” in gergo tecnico. Le cucine professionali, quelle dei ristoranti e quelle per uso industriale, sono infatti interamente in acciaio inox 18/10. Diciotto/dieci è la proporzione che intercorre fra le due componenti che formano l’acciaio inox (inox sta per inossidabile): il cromo (18 parti) e il nichel (10 parti). Questo materiale non si scheggia e non è soggetto a fessure. Inoltre è altamente resistente alla corrosione, all’abrasione e alle temperature elevate.
-Granito: anche il granito è molto resistente. Si tratta di una pietra naturale molto pesante e generalmente impiegata come piano nelle cucine su misura e in muratura. Dato il suo elevato peso, infatti, necessita di una “struttura portante sottopiano”. Nelle cucine in muratura, si costruiscono dei veri e propri pilastrini di sostegno poi foderati con mattonelle o ceramica. Resistente all’usura e alle alte temperature.
-Marmo: è un materiale naturale molto bello dal punto di vista estetico e meno sotto il profilo funzionale in quanto è poco resistente ad urti e abrasioni. I colori e le venature dipendono dal tipo di marmo. Chi volesse usarlo come piano cucina, si ricordi che l’elevato peso, come per il granito, necessita di una solida struttura portante.
-Laminato: materiale sintetico composto da fibre cellulosiche, impregnate con resine pressate a caldo. Molto resistente a urti e graffi, può resistere anche a temperature fino a 200 gradi. I colori e l’aspetto (lucido o opaco) possono essere decisi secondo i propri gusti in fase di acquisto.
Utilizzo e Manutenzione del Piano per Cucina
Si tratta di consigli per la manutenzione corretta del piano cottura, indipendentemente dalla marca, dal modello e dal “grado di anzianità”. Una cucina ben mantenuta può durare decenni. In primo luogo, ecco le differenze fra un piano cottura a gas e uno ad alimentazione elettrica. La cucina a gas ha minor dispendio di energia, poiché una volta spenta la fiamma, il fornello si raffredda rapidamente. Le piastre della cucina elettrica invece necessitano di molto più tempo per scaldarsi e anche per raffreddarsi. Se si usa questo secondo metodo di cottura, dunque, ricordarsi di spegnere la piastra prima di ultimare la cottura, per sfruttare il calore residuo risparmiando energia e denaro. Per risparmiare tempo, invece, accendere la piastra quando ancora si sta preparando gli alimenti per la cottura, in modo che sia ben calda al momento di cuocere le pietanze. Per quanto riguarda la manutenzione, è sicuramente il piano cottura a gas che necessita di maggior cura.
Ecco cosa bisogna fare: una buona norma è quella di regolare la potenza del gas sul diametro della pentola. La fiamma non deve mai uscire dai bordi pena lo spreco di calore e di energia. La fiamma più potente non serve a far cuocere prima le pietanze ma solo a far annerire il fondo dei tegami e a rischiare l’incendio se dentro vi è dell’olio bollente. Tenere la fiamma bassa aiuta anche a evitare che il contenuto strabordi andando a sporcare il piano cucina che poi col calore tende a incrostarsi. È buona norma, nel ripulire il piano (soprattutto quelli di acciaio) di non usare spugne abrasive per non graffiare. Regolarmente, vanno puliti anche gli ugelli, i beccucci dai quali fuoriesce il gas, usando una spazzola a setole rigide. Qualunque parte di una cucina a gas deve essere riparata da personale specializzato. Evitare dunque interventi fai da te che possono rivelarsi pericolosi.
Per quanto riguarda i piani cottura ad alimentazione elettrica, pulire le piastre di ghisa con un panno umido non appena sono tiepide o fredde. Anche per questi piani vale la regola di non usare spugne abrasive, per evitare antiestetici graffi e il danneggiamento del piano cottura stesso. I resistori, cioè gli elementi riscaldanti, vanno sostituiti di norma non appena iniziano a dare segni di usura. Ci si può recare in un negozio di casalinghi o di elettrodomestici portando con sé il pezzo vecchio o scrivendosi la dimensione e la potenza dell’elemento da sostituire.
Il pezzo nuovo deve avere valori identici: non montare mai pezzi non originali o che comunque non abbiamo la stessa potenza o la stessa dimensione dei resistori precedenti, pena la perdita di sicurezza della cucina stessa. Avendo un po’ di pratica con il cacciavite e facendo massima attenzione, è possibile sostituire da sé i resistori delle cucine elettriche. Basta isolare la piastra staccando il cavo di alimentazione, sollevare il piano portante della cucina, svitare le viti e i morsetti che tengono la piastra e asportare il pezzo da cambiare sostituendolo con quello nuovo. Per rimontare correttamente, seguire il procedimento inverso. Chi non fosse pratico, può chiamare un tecnico. Forse non tutti sanno che esiste un terzo tipo di piani cottura: quelli ad induzione. Niente gas, niente bruciatori, niente piastre roventi. La cottura ad induzione funziona con un input elettrico: “una bobina genera un campo magnetico, che a sua volta mette in movimento le molecole di metallo della pentola”. Non si disperde calore come nella cottura a gas o ad elettricità (piastre tradizionali) e si cuoce in fretta poiché la totalità della potenza assorbita viene trasmessa alla pentola. È quindi anche economico. L’unico difetto, in Italia, è il prezzo: la cucina ad induzione costa ancora troppo cara. E, poiché ha bisogno di una potenza superiore alla nostra normale rete elettrica (che è di 3 kW), è anche poco commercializzata.
Piani Lavoro per Cucina più Venduti Online
Per concludere proponiamo una lista dei piani lavoro per cucina più venduti online in questo momento con il relativo prezzo.
Cliccando sui diversi prodotti che si trovano nella lista viene aperta una nuova pagina nella quale è possibile leggere le opinioni e le recensioni dei clienti che li hanno provati.