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La cucina: il vero regno della casa, quello dove si appagano davvero tutti i sensi! Croce e delizia di chi ama cucinare e di chi “ci prova”.
Ma quanto è importante avere uno spazio cucina ben arredato e come organizzarlo per non farci mancare davvero nulla? Piccoli e preziosi consigli per arredare una cucina fatta bene.
Progettare
Primo comandamento:organizzazione! Ottimizzazione degli spazi e suddivisione per zone dei piani di lavoro. Ebbene si, la cucina è una sorta di laboratorio, dove attrezzi da lavoro e recipienti di ogni sorta e genere devono intersecarsi fra loro senza creare scompiglio e disordine. Parola chiave: ordine. La cucina deve categoricamente essere pulita (questione di igiene) e con tutti i suoi componenti al posto giusto e ben disposti. Qualsiasi forma e misura abbia il vostro ambiente, non c’è cucina che vi possa entrare e che non faccia al caso vostro. Rimboccatevi le mani e prendete un bel metro per cominciare a prendere le misure necessarie per avere una idea precisa della struttura della vostra cucina. Prese in ogni minimo dettaglio, altezze e larghezze e volumi…potete, immaginare di disporre i famosi piani di lavoro. Cosa sono i piani di lavoro?
-Piano cottura, composto da base con fornello e sottostante forno (o se il forno non vi piace nella posizione tradizionale, potete progettarlo nella ormai forma “a colonna”, cioè incassato all’interno del mobile della cucina, posto ad una certa altezza);
-Lavello, completo di gocciolatoio laterale. Consiglio, per una questione di comodità, la doppia vaschetta (le ultime tendenze propongono le vaschette asimettriche, vale a dire una più grande, direi “standard”, e l’altra più piccola, più o meno la metà della vicina, dotata di cestello estraibile. Sono molto carine da vedere e sono molto utili. Le superfici del lavandino possono essere in acciao inox, lucide e opache, lisce o goffrate, oppure in ceramiche (queste legano molto con cucine stile country o genere “della nonna”).Sta ai gusti di ognuno di voi.
-Ripiano di appoggio, ovvero, il bancone o banchetto (per mini cucine),meglio noto come top. Per questo indispensabile angolino della vostra cucina, abbiate estrema cura nella scelta del materiale: la superficie deve essere antiurto, antigraffio, antimacchia…anti tutto insomma.Le sostanze acide e grasse, le martellate dei vostri bimbi scatenati possono mettere a repentaglio la resistenza e la durata del caro top! Quindi occhio all’acquisto.
Materiale del Piano Cucina
Un aspetto importante (direi il principale nella scelta della cucina) che non va certo sottovalutato è il top e il materiale che lo compone. Dire che ogni tot anni la cucina va cambiata è vero per chi può permetterselo. Chi invece vuole acquistare una cucina e godersela negli anni e rinnovarla magari dopo 10-15 anni occorre che compia scelte importanti nel momento in cui si trova a dovere visionare decine e decine di materiali. Qui il discorso è focalizzato sul piano di rivestimento, ma vale per tutto il materiale che compone la cucina. Il piano di lavoro è il più usato,maltrattato e sottoposto a “eventi” di ogni genere. Messo davvero a dura prova! La scelta del materiale spesso ricade lì dove ci guida l’occhio…ovvero sulle cose belle da vedere! Non sempre ciò che è esteticamente bello è anche qualitativamente buono. Di seguito una serie di schede tecniche sui materiali e loro principali caratteristiche, con tutti i pro e contro:
-Legno massello
Lucido o opaco, sottoposto a verniciatura. Su usa molto per i pensili,ma molto usato anche per i top. È un legno pregiato, indi costoso, si deforma con tempo, con l’umidità e il calore. Cambia colore a contatto con il sole, ma in compenso si pulisce molto facilmente (panno morbido umido).
-Lamellare
Strati di legno massello uniti e tenute insieme da un collante resistente all’umidità. È un materiale molto usato per i piani di lavoro, ma è allo stesso tempo estremamente delicato e va fatta attenzione all’acqua, che va a ristagnare nelle congiunzioni e crea infiltrazioni. Con il tempo scurisce e non permette di appoggiare pentole troppo calde. Un panno umido è tutto quello che serve per pulirlo con un detergente neutro.
-Impiallacciato
La base è in legno massello, ma la superficie p ricoperta da fogli di piallaccio, ovvero, legno sottoposto a finitura che da l’effetto lucido o opaco. È molto usato anche per i pensili e all’apparenza sembra legno vero, in realtà non lo è ed è molto più economico. Si pulisce come le altre superfici o con detergenti non abrasivi.
-Mdf
Sta per “medium density fiderboard”, è una fibra di legno formata da pannelli sovrapposti legati con collanti speciali. È un materiale ovviamente ecologico e si usa un po’ per tutte le parti che compongono le cucine. Il suo “must estetico” è ovviamente nella versione laccata lucida, oggi molto di moda. Si pulisce con acqua e non richiede l’uso di prodotti specifici.
Acciaio
In tempi “non sospetti”, in cui le mode ancora snobbavano questo materiale, l’acciaio era adoperato esclusivamente nelle cucine dei grandi chef. Oggi è diventato un elemento estetico molto usato ed apprezzato, soprattutto dai più giovani. È certamente la soluzione più resistente e quel suo fascino hi-tech rende quasi “spaziali” le cucine contemporanee. In realtà l’acciaio utilizzato dalle aziende produttrici di cucine è una lega di ferro e carbonio, che lo rendono ancora più resistente. Il materiale usato in cucina è ovviamente l’acciaio inox, inossidabile e ricco di nichel e cromo.
Sono superfici ovviamente inossidabili e resistenti all’ossidazione; la regola dice: da usare solo per i piani di lavoro e per i top….anche se i designer osano proporre l’acciaio anche per le ante, ma poi davvero l’effetto è quello di trovarsi in una cucina di un ristorante! Buon gusto, innanzitutto! Investendo in un supporto in acciaio si fa davvero un acquisto duraturo negli anni e si ha sempre la sicurezza dell’igiene. Pensateci bene dunque.Ma anche e qui dipende dai gusti… Le industrie produttrici di acciaio propongono per i piani di lavoro diverse soluzioni: acciaio inox liscio, satinato, spazzolato che generano effetti ottici davvero belli e originali.
Il robusto acciaio ha delle pecche però: tende a macchiarsi con l’acqua….occorre perciò pulirlo con anticalcari, detergenti neutri (questi da adoperare almeno una volta al giorno) e intense e frequenti asciugature per fare in modo che il bagnato e l’umido non lo rovinino. La pulizia non è dunque delle più facili ed occorre armarsi di tanta buona pazienza per far si che le superfici splendano sempre. Un consiglio:non adoperate mai le care pagliette metalliche, quelle consigliate dalla nonna, per togliere le incrostazioni di cibo..rischiate di rovinare inevitabilmente il lucido e di creare solchi..non graffi, sulla superficie. Divieto anche per le sostanze abrasive.
Laminati Hpl
E qui la fantasia galoppa!I laminati Hpl (hp sta per “high pressare” )sono tantissimi, dalla vasta gamma cromatica e davvero ce n’è per tutti i gusti. Sono materiali giovani e versatili che si adattano a tutti i modelli e a qualsiasi sia il vostro stile in cucina: moderna, classica, country, hi tech…Sono materiali particolari che, grazie alla loro composizione, possono imitare fedelmente anche le superfici più preziose, come i marmi, i graniti, i quarzi e perfino i legni. Le superfici più fantasiose giocano con preziose serigrafie e colorati decori di ogni genere e di ogni forma. Una sorta di opera artigianale per rendere belle ed originali le nostre cucine.
Una moda d’oltreoceano, se così la possiamo chiamare, quella del laminato. Si perché è stata l’America a farcene apprezzare le qualità e la versatilità. In Italia il culto del laminato è subentrato in tempi forse recenti rispetto agli USA, ma è forse il tipo di materiale più apprezzato e utilizzato da sempre. La scelta ricade qui nella maggior parte dei casi perché il laminato è molto resistente e richiede una minima manutenzione. Ma cosa è esattamente questo prezioso materiale? Il suo cuore è costituito da strati di materiale fibroso tenuto insieme da resine che con il calore creano l’effetto legante.
I laminati non sono tutti uguali ma, in base al tipo di composizione, si differenziano tra loro e sono contraddistinti da sigle. Sono resistenti a tutto: ai graffi, all’umidità, al calore (anche se è consigliabile non poggiarvi sopra pentole troppo bollenti che lascerebbero l’alone…), alle macchie, agli urti….e il loro prezzo è davvero buono. La qualità è indiscutibile, basti pensare al grado di igiene che offrono, che è elevato, e alla peculiarità antistatica (antipolvere). Una curiosità: alcuni produttori di laminati permettono ai clienti più esigenti e creativi di poter personalizzare le superfici con decori e disegni realizzati da voi.
Pietre e Marmi
Sono materiali certamente più impegnativi e pregiati, la qualità sale e il prezzo pure! Sono delicatissimi nella manutenzione e richiedono l’uso di prodotti specifici. In particolare per le pietre occorre periodicamente re-impermeabilizzarle per renderle repellenti…come è noto le pietre naturali sono “allergiche” a molte sostanze. Le pietre hanno però un fascino ed una bellezza a cui è difficile dire di no.I cromatismi naturali e le venature che le superfici posseggono rendono le cucine piccoli angoli di inestimabile valore. Sono resistenti agli urti ma sono porosi e assorbono facilmente le sostanze con cui entrano in contatto.
Macchiandosi perdono la loro naturale bellezza. In commercio oggigiorno vi sono tantissimi materiali cosiddetti compositi e i loro nomi sono strani: avete mai sentito parlare di quarzo jaipur o di evo? E sapete cosa è il janus marble o l’okite?Tutte non sono altro che prodotti ottenuti da diversi tipi di lavorazione e tecnologia all’avanguardia. Sono le pietre del nuovo secolo e sono pratiche e dai mille effetti decorativi. Si tratta di composti del marmo, del granito o del quarzo mescolati a cristalli di vetro o a madreperla.Le loro prestazioni sono ottime ed elevate, resistenti a tutto e richiedono la sola manutenzione della impermeabilizzazione. I marmi si presentano,invece, come il must dell’eleganza. Il marmo è fondamentalmente un calcite, un minerale levigato e lucido in natura, resistente agli urti, ma delicato e sensibile alle macchie.
Forma Cucina
Il prezzo è anche qui elevato, ma il suo utilizzo è dei più svariati in cucina: si adopera perfino per realizzare gli schienali delle cucine e per i pavimenti. Infatti, solitamente è il materiale preferito dalle signore per ricoprire le superfici pavimentali, proprio perché è gradevole ed esteticamente accattivante. Inverso, richiedono una manutenzione particolare fatta di periodiche impermeabilizzazioni ed utilizzo di appositi prodotti lucidanti e pulenti. Valutiamo attentamente l’idea di rivestire la nostra cucina di questo prezioso materiale.Anche in questo caso occorre ponderare bene la scelta e di mettere sul piano della bilancia i pro e i contro.
Un discorso a parte meritano le cucine studiate per le nuove generazioni. Sempre apprezzate le cucine classiche, tradizionali,perché rappresentano quelle composizioni in cui tutto è sempre a portata di mano. Cose belle che con il tempo non tramontano mai. Ma i giovani che guardano sempre di più alle nuove tendenze in fatto di stile chiedono al mercato soluzioni fresche ed originali. Le cucine degli ultimi tempi, a prezzi sempre più accessibili, parlano un linguaggio davvero alternativo e casual.
Sempre più attenti alla cura degli spazi e al concetto di ottimizzazione anche delle nicchie più strette…ecco arrivare la moda dell’open space e della cucina inserita nella zona giorno. Certo far integrare la zona intima del soggiorno con lo spazio della cucina non è un’operazione semplice, ma basta un po’ di fantasia e qualche accorgimento particolare per dare vita a fusioni armoniose progettate all’insegna della razionalità. Molto in voga sono le pareti a vetro, che servono per dividere si ma allo stesso tempo creano quella giusta trasparenza e sensazione di luce e “unione” che assicura una perfetta continuità degli ambienti, senza delineare e separare in modo netto (come potrebbero fare i classici muri divisori). Infatti, se un ambiente è piccolo e lo spazio è poco le soluzioni open space sono l’ideale per ricavare aree vivibili senza rinunciare ad un arredamento di un certo tipo. Anche il modello della cucina deve essere scelto in modo tale che mantenga una certa continuità con l’arredamento del soggiorno.
Uno stacco troppo netto creerebbe situazioni visive poco gradevoli. Via libera ai colori chiari e alle tonalità neutre, che vanno sempre bene con tutti gli stili, e alle trasparenze delle ante (accortezza che rende leggere, quasi evanescenti, le altezze occupate dai pensili). Da evitare cucine troppo classiche o che presentino troppo legno massello…e tinte troppo sgargianti. Si rischia di creare l’effetto “arrangiato”, da evitare sempre. Importante sarà anche la scelta del rivestimento delle pareti: pietre, mosaici o inserti in marmo, tutto entra in gioco e crea lo stile della vostra cucina. Qui icontrasti di colore e forme sono consigliate per rendere vivace l’ambiente.
Lavandini e Rubinetti
E’ possibile che non cuciniate tutti i giorni, ma c’è un giorno in cui non usate il lavandino?
Tipologie principali
-Soprapiano (da appoggio)
I migliori per un budget limitato. Stanno direttamente in cima al piano cucina. I soprapiano vanno bene con un piano cucina di qualsiasi materiale e sono i più semplici da installare, ma lo sporco si accumula attorno al bordo del lavandino. I soprapiano possono un po’ peggiorare l’aspetto di piani cucina graziosi.
-Sotto piano
I migliori per un aspetto lustro e una facile pulizia. Potete far scendere avanzi e briciole dal piano cucina direttamente nel lavandino. I rubinetti sono installati sul piano o montati sul muro. Però i sottopiano sono più costosi e possono essere usati solo con piani in materiale resistenti all’acqua, non laminati o la maggior parte dei piani in legno.
-Da casa colonica (a incastro)
Il migliore per cucine tradizionali o in stile rustico, ma le versioni in acciaio inox vanno bene con i design moderni. In genere è un’unica vasca profonda con il rubinetto installato sul piano cucina o sul muro, ma è costoso e richiede un piano cucina particolare. L’acqua può gocciolare sul piano, creando danni.
-A parete
I migliori per essere usati come lavandini da banco. E’ un lavandino lungo e dallo spessore ristretto. Le versioni più lunghe possono essere usate da più persone alla volta. Sono costosi e più divertenti che funzionali. Essendo poco spesso non potete sistemare dei cassetti al di sotto.
Ecco alcuni consigli per scegliere al meglio il lavandino
-Acciaio: il calibro non è importante
Quelli in acciaio inox sono il tipo che compra la maggior parte delle persone. Più piccolo il calibro, più spesso l’acciaio. Modelli più spessi e più sottili non mostrano grandi differenze nel resistere ad ammaccature, macchie, raschiature e calore e nell’attutire il rumore della caduta di oggetti pesanti.
-Decorati a smalto: colorati e facili da pulire
Questi lavandini, venduti in due versioni (smalto su ghisa o i più economici smalto su acciaio) sono disponibili in molti colori. Sono i più facili da tenere puliti. Non vengono danneggiati da recipienti caldi e le raschiature si notano meno che su altri modelli. Ma nel momento in cui vi lasciate cadere sopra un oggetto pesante, ad esempio una teiera, potrebbero ammaccarsi, rompersi o scheggiarsi, e nel momento in cui lo smalto danneggiato, il metallo sottostante può arrugginire. I lavandini acrilici possono sembrare come quelli con lo smalto, ma si raschiano facilmente e oggetti caldi possono sciogliere la superficie.
-Superfici solide: lisce ma fragili
Questi lavandini possono essere accoppiati con piani cucina realizzati con lo stesso materiale per dare alla cucina un aspetto uniforme. Anche se le superfici solide si raschiano facilmente, il danno può essere rimediato con prodotti abrasivi. Una spugnetta in lana d’acciaio ha persino rimosso delle bruciature. Ma attenzione: alcune superfici solide potrebbero anche rompersi. “Il lavandino deve essere funzionale; in secondo luogo potete innamorarvi dell’aspetto” dice Billie Brenner, proprietario di una showroom di cucine e bagni a Boston. Aggiunge che la maggior parte delle persone fa il contrario. Quindi controllate pro e contro dei differenti stili e modelli di lavandini prima di innamorarvene.
Occhio ai centimetri
I lavandini con doppia vasca permettono di fare due cose contemporaneamente, ad esempio insaponare e sciacquare. Ma se le vasche sono troppo strette sarà difficile farci stare pentole grandi o girarrosto. Se avete uno spazio stretto è meglio un’unica vasca. Portate con voi al negozio una grossa pentola per controllare le dimensioni. I lavandini rettangolari sono standard, ma le vasche a D hanno una parte posteriore incurvata e offrono più spazio.
Pensate alla profondità
Le vasche sono profonde da 15 a 30 cm. Le più profonde riducono gli spruzzi, ma un lavandino troppo profondo può costringere a piegarsi troppo e rende difficile ad adulti di bassa statura raggiungere il fondo. Ricordate che i lavandini sottopiano saranno fino a 4 cm più in basso dei
Piano Cucina
Sia che la vostra cucina sia un ambiente di lavoro, un ambiente da mostrare agli ospiti o entrambi, è molto importante trovare un piano cucina adatto ai vostri bisogni. Scegliere quello sbagliato potrebbe causare migliaia di euro sprecati.
-I piani in laminato splendono
I piani in laminato eccellono in resistenza alle macchie, al calore e alle abrasioni. Motivi divertenti (provate i boomerang), colori interessanti e angoli funzionali rendono i piani in laminato meritevoli di un secondo sguardo. In più sono economici e facili da pulire.
-Le rifiniture sono importanti
Piani in legno, in cemento, in granito, in pietra, in marmo, acciaio inox e perfino i laminati sono venduti con differenti isolanti o rifiniture le quali, abbiamo notato, possono influenzare la funzionalità. I piani in legno verniciati sono estremamente resistenti alle macchie ma terribili per tutto il resto. I piani in legno con una passata d’olio resistono meglio al calore, ma le macchie si spandono e diventano impossibili da rimuovere. Similmente, i piani in cemento sui quali è stato usato un isolante che forma un film sulla superficie resistono meglio alle macchie ma non tanto al calore; i piani sui quali è stato usato un isolante che penetra all’interno mostrano risultati opposti.
-Il laminato con rifiniture a trama fitta nasconde le imperfezioni meglio di quello con rifiniture piatte.
Ma i piani in granito con un isolante, come quelli venduti da Stonemark con l’isolante PermaShield, non si sono rivelati migliori di quelli in granito standard. Il granito Bianco Kashmir di DuPont si è macchiato molto di più, perfino dopo aver riapplicato l’isolante.
-Il verde ha il suo fascino
Richlite dice che i suoi piani in carta e resina sono verdi, in parte, perché la carta proviene da foreste certificate e controllate. Ma la resina di Richlite si basa sul petrolio. Per quanto i Richlite siano relativamente resistenti alle macchie, non lo sono nei confronti di tagli e abrasioni. Le superfici solide di Corian’s Terra dovrebbero essere “le più semplici sul pianeta” perché fatte di scarti di fabbrica. Ma questi scarti costituiscono solo dal 6 al 13% del piano cucina. I piani Terra si comportano in maniera simile ad altre superfici solide.
Considerate questi consigli per gli acquisti
-Fate attenzione all’aspetto
Piccoli campioni non consentono di immaginare che aspetto avrà il piano cucina definitivo. Date un’occhiata ai siti web dei produttori per brochure che vi aiutino ad abbinare i piani ai colori dei mobili o guide online che vi lascino porre in ambienti virtuali differenti materiali e colori. Se siete decisi sulla pietra, andate su Stone Yard. Colore, venature e motivi possono variare enormemente a seconda del lastrone e perfino nello stesso lastrone. Se ne trovate uno che vi piace, prenotatelo.
-Incorporate il lavandino
La maggioranza dei piani si abbinano alla maggior parte dei lavandini. Ma, se il lavandino viene incorporato, sono essenziali materiali a prova d’acqua come pietra, quarzo, superfici solide, acciaio inox e legno. Con l’eccezione di quarzo e pietra, ognuno di questi materiali può essere usato per ottenere che lavandino e piano cucina abbiano un aspetto simile.
-Considerate le rifiniture
I piani in granito e in pietra sono venduti lucidati o levigati. I piani levigati non si comportano meglio di quelli lucidati nell’evitare le macchie alle quali si permette di asciugare durante la notte. L’acciaio offre rifiniture con effetto spazzola che tendono a nascondere le raschiature, ma se le impronte delle dita sono un problema, considerate invece laminati simil-acciaio.
-Non trascurate le giunzioni
Con le superfici solide, i pezzi sono fusi per eliminare le linee di giunzione. Le giunzioni in acciaio possono essere saldate e lucidate. Ma i laminati tipicamente richiedono giunzioni nel bordo frontale e tra pannello posteriore e banco. Post forming fonde pannello posteriore, banco e bordo frontale in un’unica unità laminata ma offre meno scelte per quanto riguarda i colori.
-Assicuratevi precisione
Le misure finali e le sagome per lavandini, piani cottura e rubinetti dovrebbero essere fatti una volta che i pensili sono installati e le superfici non presentano interruzioni. E’ meglio sia il produttore a prendere le misure: in questo modo gli errori sono responsabilità dei professionisti, non vostra.
-Assicuratevi che il vostro preventivo riporti i prezzi per intagli, buchi per i rubinetti, montaggio di un lavandino e qualsiasi altra aggiunta come un piano di scolo integrale del lavello o bordi decorativi. Notate che bordi personalizzati con bassorilievi, archi e smussature possono dare a piani economici un valore aggiunto.
-Non trascurate il pannello posteriore e i bordi
Piccoli dettagli possono fare grande differenza nello stile. I pannelli posteriori, l’area del muro tra la parte più alta del piano e il fondo dei mobiletti a muro, possono essere un ottimo posto per aggiungere contrasti e decorazioni – o più spazio – al design della vostra cucina. Bordi speciali possono rendere più eleganti piani cucina economici. Siccome non sono usati quanto i piani cucina, i pannelli posteriori sono il posto ideale per materiali più delicati. Per esempio, se vi piace l’aspetto di mattonelle in vetro o in ceramica ma non volete dover pulire lo stucco, mettete le mattonelle nel pannello posteriore per renderlo più colorato. I pannelli posteriori sono anche all’altezza ideale da costituire uno spazio utile e accessibile per riporre oggetti. Sono disponibili molti modelli con mensole e ripiani, ma non nascondete completamente un pannello posteriore grazioso con un sistema di deposito.
-I bordi dei piani cucina sono un altro modo per aggiungere interesse visivo, ma uno da considerare con attenzione. Quelli di voi con bambini piccoli potrebbero preferire angoli arrotondati standard, che se colpiti non creano molti danni né al bambino né al piano. Inoltre è meno facile che gli angoli arrotondati si scheggino.
Tipi
-Quarzo
Il migliore per cucine molto usate. Il quarzo è un materiale resistente a macchie e calore, di facile manutenzione. Non c’è bisogno di trattarlo con un isolante ed è disponibile in colori e stili che mimano la pietra naturale. Il colore è consistente nei modelli del negozio, ma bordi e angoli possono scheggiarsi. Gli angoli smussati aiutano. Le rifiniture possono apparire più uniformi del naturali.
-Granito
Il migliore per un aspetto di pietra naturale che può reggere bene un uso prolungato. Resiste alle macchie (quando adeguatamente trattato con un isolante), al calore e alle raschiature, ma ha bisogno di essere in seguito trattato con l’isolante perché sia protetto dalle macchie. Colore e venatura possono essere diversi da quelli dei modelli esempio.
-Terracotta
Il meglio che si possa usare vicino ai forni, perchè è un materiale resistente al calore. La terracotta è disponibile in tanti colori, motivi e prezzi. Ma si scheggia e la malta tra le mattonelle si macchia anche dopo aver applicato l’isolante. Un’installazione poco accorta può aumentare questi problemi. Una malta più scura e con linee più sottili potrebbe aiutare.
-Laminati
I migliori per la gran varietà di colori e modelli a un prezzo accessibile. Eccellenti nel resistere alle macchie e al colore e semplici da installare. Ma si raschiano facilmente e in maniera irreversibile. La maggior parte hanno giunzioni visibili anche se sono disponibili modelli senza giunzioni.
-Superfici solide
I migliori per installazioni senza giunzioni. Sono disponibili molti colori e stili, inclusi quelli che imitano calcestruzzo, pietra e quarzo. Sono in materiale non poroso e resistente alle macchie, e piccole rotture e raschiature possono essere riparate, ma si raschiano facilmente. Rifiniture simil pietra possono apparire più uniformi del naturale.
-Acciaio Inox
Il migliore per una cucina dall’aspetto lustro e professionale. L’acciaio inox respinge macchie e calore e non arrugginisce né scolora. I piani possono essere fatti con lavandino integrato per avere un aspetto senza giunzioni. Ma l’acciaio inox mostra impronte di dita e si ammacca e raschia facilmente. Per rendere i danni meno visibili, scegliete una rifinitura opaca o una venatura.
-Calcestruzzo
Il migliore per un look moderno e high-tech. Può essere colorato, a trama fitta o personalizzato. Può formare delle crepe. La sua durata dipende dall’abilità del produttore e dall’isolante usato. Gli isolanti attuali resistono alle macchie ma non al calore. Gli isolanti che penetrano aumentano la resistenza al calore ma diminuiscono quella alle macchie e devono essere riapplicati regolarmente.
-Roccia sedimentaria
Il migliore per un aspetto di pietra naturale senza pesanti venature. Sopporta molto bene il calore ma è una pietra molto soffice che può essere facilmente tagliata, intaccata e raschiata. Inoltre si macchia facilmente, anche applicando opportunamente l’isolante.
-Legno
Il migliore per una cucina in stile country e per tagliare prodotti. Facile da installare e da riparare. Può richiedere riapplicazione periodica dell’isolante o rifiniture per rimuovere tagli, intaccature e graffi. La rifinitura influenza la funzionalità: la vernice migliora la resistenza alle macchie, mentre oli penetranti la diminuiscono.
-Marmo
Il migliore per un aspetto di classica pietra in zone di utilizzo non frequente, come la zona di cottura del forno. Disponibile in una vasta gamma di colori naturali. Ma è più poroso del granito e non così resistente alle macchie. Il marmo inoltre si raschia facilmente, non è molto resistente al calore e richiede periodiche applicazioni di isolante.
Installazione e manutenzione sono fondamentali
-Scegliete con attenzione il fornitore
Per assicurarvi che i piani del fornitore resistano al tempo, controllate i pareri su lavori eseguiti 1 – 2 anni fa. E’ vostro interesse ottenere le migliori informazioni possibili sull’installazione. Questo è essenziale specialmente per piani in calcestruzzo, perché la maggior parte sono costruiti con pezzi eterogenei. Selezionate un installatore certificato dal produttore per assicurarvi che il piano venga installato in maniera conforme alle indicazioni della garanzia, altrimenti il produttore potrebbe non coprire più il vostro piano cucina in caso nascano dei problemi.
-Lasciate fare il lavoro al produttore
Tutte le misure dovrebbero essere fatte dal fabbricante, inclusi intagli per lavandini, rubinetti e piani cottura. In questo modo qualsiasi errore sarà responsabilità del professionista. Intagli su pietre più larghe, quarzo e superfici solide possono essere utili.
-Non siate affrettati nelle misurazioni finali
Le misure dei piani sono più precise quando fatte dopo che sono stati installati i pensili, altrimenti le misure potrebbero essere leggermente diverse, o gli intagli potrebbero non allinearsi correttamente. E Andy Graves, presidente del Fabricator Network, (un’associazione di produttori e installatori di piani cucina che può aiutarvi ad avere le migliori informazioni sull’installazione) consiglia di controllare che i mobili siano allo stesso livello e le loro superfici prive di interruzioni. “Interruzioni e dislivelli possono essere causa di rotture, nel tempo” Usate l’isolante seriamente. Pietra, calcestruzzo, legno e la malta tra le mattonelle richiedono tutti una riapplicazione periodica dell’isolante per resistere alle macchie.
-Non abusatene
Pulite le macchie quando si verificano e prima che abbiano la possibilità di fissarsi – questo vale anche per i materiali resistenti alle macchie. Seguite le istruzioni di manutenzione: non farlo potrebbe annullare la garanzia. Ricordate che i piani da taglio, non i piani da cucina, sono adatti per tagliare. Un pizzico di tempo in più aiuta a far avere al vostro piano da cucina un bell’aspetto.
Piano cottura
Possono essere elettrici a serpentina, elettrici a superficie liscia, a gas, o a induzione – una nuova opzione con serpentine magnetiche coperte da vetro che mandano quasi tutto il loro calore alla padella, piuttosto che al piano cottura. Oltre a scaldare velocemente, i modelli a induzione offrono una risposta istantanea, anche se sono costosi e richiedono pentole magnetiche. Le marche che includono i modelli a induzione sono Kenmore, Gaggenau, Thermador, e Viking, tra gli altri. I piani cottura offrono anche piastre gas su vetro. La maggior parte dei piani cottura elettrici è larga 76 centimetri e la maggior parte dei modelli a gas 90 centimetri. Per lo più sono in ghisa rivestita in porcellana o in vetroceramica, con 4 elementi o piastre.
Come scegliere
La flessibilità è il motivo più importante per sostituire una cucina a incastro con piano cottura e forno a muro. Ma cucine a incastro di ottima qualità, elettriche e a gas, costano anche la metà rispetto ai piani cottura elettrici e forni a muro.
-Considerate il vostro carburante. Gli elementi elettrici tendono a scaldare più in fretta e mantengono il fuoco basso meglio dei fornelli a gas.
-Considerate la vostra cucina. Se cucinate spesso per tante persone vi servirà almeno un elemento o un fornello ad alta potenza e un forno grande. Tra quelli che sviluppano altissimo calore (un tempo caratteristica esclusiva dei forni professionali), troverete più modelli di medio prezzo a incastro e a gas. I fornelli ad alto calore possono essere utili per cuocere, friggere al salto o scaldare grandi quantità di cibo.
-Bilanciate convenienza e durata. Quelli a superficie liscia sono relativamente facili da pulire, ma richiedono una pulizia speciale e possono essere danneggiati da recipienti lasciati cadere e liquidi zuccherosi. Quelli a serpentina sono più resistenti, ma ci vuole più tempo per pulirli.
-Mantenete la giusta prospettiva sull’high-tech. Modelli con speciali impostazioni di cottura potrebbero non superare le prestazioni di modelli convenzionali. Mentre i comandi touchpad sono più precisi delle manopole, le versioni montate frontalmente sono facili da colpire e resettare accidentalmente: assicuratevi che siano ben posizionati e visibili mentre cucinate.
Caratteristiche che contano
-Considerate dove sono posizionati i comandi. Nella maggior parte dei forni elettrici, i comandi occupano spazio sulla superficie. Tuttavia alcuni modelli hanno touchpad elettronici, permettendo al piano cottura di essere pari con il piano cucina. Gli elementi a serpentina, l’opzione meno costosa tra quelle elettriche, sono facili da rimpiazzare se si rompono.
-La maggioranza dei piani cottura elettrici ha elementi espandibili o doppi che vi permettono di passare da un elemento grande e a fuoco alto a uno piccolo, a fuoco basso. Alcuni includono un elemento a bassa potenza elettrica per scaldare i piatti o mantenere alla temperatura ottimale il cibo appena cucinato. Alcuni hanno un elemento “ponte” allungato che collega due fornelli per accogliere pentole rettangolari o dalla forma irregolare. Molti hanno almeno un avviso di sicurezza di superficie calda, visto che la superficie può rimanere calda per molto tempo anche dopo che gli elementi sono stati spenti. L’impostazione più sicura include una luce di avviso per ogni elemento.
-Molti piani cottura elettrici hanno un elemento ad alta potenza davanti e uno dietro. Alcuni modelli hanno un’espansione dei controlli che vi permette di regolare il calore su ogni elemento per, ad esempio, sciogliere il cioccolato o impedire che una salsa si scaldi troppo.
-Piani cottura a gas. La maggior parte dei piani cottura a gas ha 4 fornelli in 3 dimensioni: uno o due fornelli a media potenza uno piccolo e uno o due grandi. Raccomandiamo un modello con uno o due fornelli grandi per scaldare velocemente. Alcuni hanno un quinto fornello al centro. Su alcuni modelli, i fornelli si riaccendono automaticamente. Cercate modelli nei quali i fornelli che scaldano di più sono quelli più grandi, in modo da poter capire con uno sguardo quale fornello è quale.
-Spendere un pò di più spesso vi permette di avere un fornello con impostazione di fuoco extra basso per salse delicate (anche se si potrebbero cuocere anche con altri fornelli). Altra cosa utile: griglie continue in ghisa rivestita in porcellana o in acciaio inox resistono all’uso e vi lasciano far scivolare le pentole tra i fornelli.
Cappa Aspirante
Convezione e altre caratteristiche rendono i forni a microonde con cappa aspirante integrata una scelta che tenta rispetto ai molto più ingombranti modelli da piano cucina. Ma se vi interessa dissipare il fumo vi troverete meglio con una cappa da cucina, specialmente con un forno molto potente.
Nessuno dei microonde con cappa aspirante integrata può competere con la capacità di catturare il fumo della maggior parte delle cappe da cucina.
Le cappe da cucina stanno diventando eleganti quanto pratiche. La maggior parte ora offre il look in acciaio inox. Alcuni modelli hanno una copertura di 5 centimetri che scivola fuori dall’armadietto quando ne avete bisogno, anche se occupa spazio.
Come scegliere
Per i forni, scegliete le caratteristiche giuste. I forni a microonde con cappa aspirante integrata con un sensore adeguano il tempo di cottura al vapore prodotto mentre il cibo scalda. Per pollo rosolato e pizza croccante scegliete caratteristiche di cottura veloce come la convezione.
-Controllate le dimensioni. Molti modelli hanno meno del 40% dello spazio utilizzabile rispetto a quanto viene pubblicizzato, in quanto i produttori tipicamente contano lo spazio degli angoli anche per modelli che hanno piattaforme rotonde. Modelli con un vassoio rettangolare che si muove da una parte all’altra possono contenere grandi oggetti senza dover togliere il vassoio. Il nostro consiglio: portate con voi al negozio un piatto o un vassoio per controllare le dimensioni.
-Prendete il tipo giusto. Le cappe sotto un pensile si montano nel fondo di un armadietto a muro attraverso il quale il condotto può arrivare all’esterno attraverso un muro adiacente, un intradosso o il soffitto.
-Quando non ci sono pensili vanno bene cappe camino a muro e si montano con fumaioli esposti sul muro. I modelli Island sono montati e ventilano attraverso un sistema di condotti nel soffitto. Questi modelli non hanno un muro o pensili intorno per aiutarli a incanalare il fumo, quindi considerate di comprarne una più grande del piano cottura.
-Per scegliere la cappa della giusta dimensione, assicuratevi che ogni modello che considerate sia almeno grande come la superficie di cottura sopra la quale andrà.
-Evitate le cappe con sistema downdraft invertono la direzione di fumo e vapori che si sollevano e li scaricano in condutture che corrono sotto il pavimento. Prove hanno dimostrato che questi sono tra i metodi di rimozione di fumo e vapori meno efficaci.
-Usare le cappe in maniera corretta. Sia che compriate una cappa da cucina o un microonde con cappa integrata, seguite questi consigli per aiutare a scaricare fumo e vapori in maniera più efficace possibile:
Arredare la cucina richiede quindi molta attenzione.