In questa guida spieghiamo come scegliere l’arredamento etnico e vediamo quali sono i migliori prodotti disponibili sul mercato con i relativi prezzi.
L’arredamento etnico si rivolge ad un pubblico con la passione per posti spesso esotici, magari nata dopo un viaggio e desiderosi di ricreare dentro casa un angolo di quella vacanza passata in terre lontane.
In passato questo mercato includeva professionisti e imprenditori ma difficilmente gente comune anche a causa dei prezzi elevati e della rarità dei pezzi che si accingevano ad acquistare. Oggi grazie a prezzi maggiormente accessibili questo genere viene acquistato in generale quasi da tutti coloro che desiderano portare dentro la propria abitazione un angolo diverso, legato a qualche viaggio lontano, e che attraverso quegli oggetti gli ricordi i profumi e i sapori di quelle terre.
La bellezza di questi mobili sta nel fatto che si possono inserire in ogni contesto di spazio abitativo, dando un tocco particolare all’arredamento della propria casa, ricordando magari lontani viaggi fatti, colori e sapori intensi , in un ambiente caldo e unico, circondati da sete e mobili rari. L’era della globalizzazione oggi permette di circondarsi dentro casa propria di piccoli oggetti che rappresentano il resto del mondo e che permettono di conoscere al meglio la lontana cultura e storia di questi popoli così ancora fortemente legati all’attività dell’artigianato locale.
La scelta di optare per un look totalmente etnico o di inserire solo alcuni accenni sta alla scelta individuale di chi arreda la casa. Spesso optano per un total look persone che vivono in occidente ma convertitesi a religioni buddisdhe o islamiche, che arredano in toto l’ambiente riproponendo spazi quasi simili agli originali, altrimenti non si opta quasi mai per un arredamento così diverso ma si inseriscono solo alcuni elementi come un portacandele, un centro tavola o un tessuto batik dietro il letto come testiera, per garantire uno stile dal sapore unico e lontano.
Si può anche scegliere un unico pezzo raro d’arredamento etnico, come un mobile con cassetti laccato di origine cinese, o un vaso di ceramica dipinta a mano, che ben si accosta ad un arredamento minimalista o in un ambiente hi tech.
La fusione di queste culture indica anche libertà di associare e di far vivere insieme stili diversi che non stonano ma si fondono per creare un ambiente particolare e sempre vivo, nell’etnico non c’è mai niente che sia di troppo se davvero piace. Non esiste una linea o una tendenza da seguire se non il proprio gusto personale che può spaziare dalla scelta dei broccati alle sete preziose, a semplici porta incensi. Questa libertà consente a ciascuno di creare il proprio ambiente a sua misura senza subire influenze esterne ma offrendosi la possibilità di gestire uno spazio secondo il proprio gusto.
Artigianato
Tutti i mobili di origine etnica spesso sono realizzati dall’artigianato locale, secondo le antiche tradizioni, e per questo motivo assumono un valore ancor più importante. In questi paesi, a differenza dell’occidente, dove la maggior parte delle realizzazioni sono svolte attraverso sistemi industriali, qui il sapiente lavoro manuale viene tramandato di generazione in generazione per conservare un patrimonio artistico simbolo delle radici della loro terra.
Se si visitano i mercatini è possibile anche trovare pezzi d’antiquariato etnico a buon prezzo, come ad esempio l’antiquariato cinese con i suoi preziosi e antichi mobili, anche se va ricordato che qualsiasi oggetto etnico d’antiquariato s’acquisti, non può mai aver più di cent’anni, ed è definito per legge. Altre volte vengono proposte delle imitazioni, sempre però provenienti dal luogo originale, e naturalmente con un prezzo di vendita notevolmente inferiore.
Arredare vuol dire però non solo acquistare mobili ma anche cuscini, e suppellettili, come quelli rivestiti in seta cinese, un tessuto che rappresenta un po’ il simbolo della Cina stessa, si possono acquistare in seta grezza o shantung, dai colori tenui o vivaci, secondo il proprio gusto. Anche i dipinti su seta rappresentano il valore dell’artigianato etnico, sono raffigurati vari generi: paesaggi, uccelli, animali e possono essere appesi al muro come veri e propri quadri. Naturalmente il costo è molto elevato sia per la preziosità della seta che per il lavoro attento e preciso che devono svolgere gli artigiani, tant’è che spesso la stoffa viene confusa con carta, perché è lavorata con una trama molto stretta. La stoffa viene retta da un cilindro che viene fissato al muro e si srotola come una pergamena. Quando si acquistano opere del genere bisogna porre attenzione anche al sigillo se si è alla ricerca di pezzi davvero unici e rari, il sigillo in ceralacca viene apposto dallo stato solo su opere di artisti realmente affermati sul mercato e che valgono il valore che viene venduto.
Gli oggetti di arredamento etnico spesso sono realizzati anche con pietre dure come la giada, che può avere colorazioni che vanno dal classico e conosciuto verde all’arancio, al bianco e al viola. Per i cinese rappresenta la bellezza per questo motivo le sculture realizzate con essa sono ritenute rare e importanti anche perché a questa pietra gli si attribuisce il potere della protezione. Sicuramente avremo visto anche piccoli soprammobili realizzati in avorio, dove i maestri artigiani impiegano molte ore per scolpirli, abilità e pazienza. In Italia però ricordiamo non si possono importare perché è proibito per legge.
Le “jianzhi” sono piccoli intagli su fogli di carta di riso che raffigurano paesaggi o animali, o fiori, talvolta sovrapposti tra loro, simili a delle carte lavorate che rappresentano un quadro in miniatura. Senza dimenticare le lacche che risalgono a tempi antichissimi, famose in Cina e Giappone, la lacca si ricava dal lattice di un albero che arriva a circa 2.500 metri d’altezza, facendo delle piccole incisioni sul tronco. Gli oggetti realizzati in lacca sono duri, resistenti e molto lucenti, un tempo era solo rossa oggi è possibile trovarla in diversi colori. Altri oggetti vengono intagliati o la lacca viene usata per realizzare delle piccole scatole.
Mobili
La maggioranza dei mobili etnici variano a seconda delle regioni dove vengono acquistati e al periodo a cui fanno riferimento. Le sedie cinesi sono solide e grandi e ben si accompagnano con la tendenza attuale dell’arredamento, gli armadi, un tempo usati per riporvi i libri, oggi diventano inaspettate credenze da collocare nei salotti, i famosi paraventi anche in seta oggi fungono da testiera per il letto.
In concreto il mobile etnico viene riadattato secondo l’uso migliore senza seguire quello che è stata la sua funzione storica, collocandosi negli ambiento più inaspettati, creando così atmosfere particolari che sorprendono ma al tempo stesso affascinano. L’uso si trasforma e oggetti un tempo indispensabili nella vita quotidiana di questi popoli, tanto diversi da noi, diventano per l’occidente suppellettili da ammirare, per la loro bellezza e pregiatezza. Il mobile etnico rimane comunque un pezzo dell’arredamento comune un po’ insolito che accenna al gusto del proprietario sicuramente amante di questi luoghi e delle loro tradizioni.
La tendenza che ci ha coinvolti nella scoperta dell’arredamento etnico ha permesso di rivalutare materiali oramai sorpassati come il legno o la paglia intrecciata. Va anche detto che in alcuni casi, però, troviamo anche l’impiego di legni pregiati, usati per lo più per realizzare mobili che avrebbero dovuto adornare gli importanti palazzi. I materiali se spesso ci appaiano insignificanti, dobbiamo tener a mente che in luoghi come l’Africa, ancora oggi l’unico materiale che è possibile reperire per creare piccole sculture o oggetti vari è il legno, l’importanza va anche attribuita all’arte e alla sapienza con cui riescono a realizzare questi oggetti.
Lo jumo è uno tra i tanti legni usati, molto resistente, dal colore chiaro con striature leggermente più scure, che bene si adatta ad essere lavorato, perché dalla consistenza morbida.
L’olmo del nord, che si trova sempre in Cina, ha un colore più caldo e inteso ed è anche più pregiato, lo Zhangmu è usato per costruire armadi o bauli perché è resistente negli anni all’attacco degli insetti. L’Huali è invece di colore rosso, con striature nere.
Lo Zitan è n legno Indocinese, è duro e dal colore nero viola, molto raro, lucente come se fosse laccato. Il Jichimu se è molto antico le venature sembrano assomigliare alle piume di un uccello, dal colore marrone intenso. Lo Shaanxi è uno tra i legni più rari dal colore simile al mogano, ed è sottoposto ad un lungo periodo di stagionatura prima di essere utilizzato. Il Songmu usato dagli ebanisti durante il periodo classico per realizzare armadi che dovevano essere laccati e resistere a lungo nel tempo.
Stile Africano e Tibetano
L’africa è uno stato dalle antiche tradizioni popolari, che affascina per il suo paesaggio e per la magia dei suoi antichi riti che continuano ad essere perpetrati nel tempo.
La sua particolarità sta nel fatto che ancora oggi l’artigianato rappresentano per loro una tra le poche fonti sicure per la sopravvivenza, vendono oggetti realizzati a mano nei mercatini frequentati dai turisti, e per raggiungerli si alzano prestissimo al mattino per percorrere la strada che intercorre tra il proprio villaggio e il centro.
Vi lavorano incessantemente tutto il giorno, solo con le mani, senza avvalersi di nessuno strumento meccanico, per questo ogni oggetto è unico e ciascuno differente. Piccole statuine in bronzo o legno, o le più conosciute maschere africane, gli archi o piccoli monili, colorano i mercati, venduti per pochi soldi, semplici ma allo stesso tempo importanti perché rappresentati della storia antica di un popolo che grazie alla sua abilità manuale continua a far vivere le proprie tradizioni. Gli oggetti vengono realizzati anche in banboo come piccoli tavolini da fumo o sedute, che è preferibile acquistare in Italia in negozi d’importazione perché abbastanza ingombranti per affrontare il viaggio in aereo. In Italia si trovano con facilità negozi che vendono artigianato africano, anche perché include uno stile semplice, che ben si adatta a qualsiasi tipo di abitazione, prestando comunque attenzione che non siano delle imitazioni.
Per quando riguarda l’etnico tibetano sono oramai diffusissime piccole statuine, in legno, bronzo che rappresentano la figura del Buddha seduto. Non bisogna dimenticare poi i tappeti tessuti per la maggior parte tutti a mano, dai bellissimi colori, lavorati con lana d’angora o seta, naturalmente il costo varia a seconda della grandezza e del materiale impiegato. Di ultima tendenza è anche l’acquisto di molti tappeti etnici di piccole dimensioni, tutti dai colori diversi, quindi anche dal costo abbordabile, che realizzano una sorta di patcwork sul pavimento, usati spesso nelle camere da letto.
I costi per l’acquisto di mobili etnici varia, a seconda dell’oggetto scelto, e se appartiene alla categoria dell’antiquariato, piccoli soprammobili, come i portacandele possono essere acquistati anche a 20 E. naturalmente il costo è relativo anche al legno impiegato. Per il settore dell’antico d’epoca occorre verificare con attenzione se è realmente autentico, controllando i vari sigilli, altrimenti potremmo incappare nell’acquisto sbagliato. Oggi sono molti i rivenditori italiani che importano arredamento etnico perché il gusto del cliente si è orientato anche verso questa scelta, quindi senza grandi difficoltà possiamo ricreare a casa nostra un angolo di terre lontane.
Arredamento Etnico più Venduto Online
Per concludere proponiamo una lista dell’arredamento etnico più venduto online in questo momento con il relativo prezzo.
Cliccando sui diversi prodotti che si trovano nella lista viene aperta una nuova pagina nella quale è possibile leggere le opinioni e le recensioni dei clienti che li hanno provati.