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Imbiancare le pareti di casa è un’operazione che chiunque può compiere, a patto che si eseguano correttamente alcuni passaggi.
Leggi la nostra guida su come effettuare al meglio l’imbiancatura delle pareti, dalla pulizia del fondo all’applicazione del colore, con un particolare approfondimento sui prodotti e le attrezzatura indispensabili.
Scegliere la pittura
Tipologie di colori per imbiancare le pareti
Nella maggior parte dei casi le vernici che contengono al loro interno delle sostanze coloranti vengono chiamate pitture. Ma vediamo prima di tutto che cos’è quella che chiamiamo vernice: si tratta di miscele tra diverse sostanze che possono essere di origine minerale o resinosa e che vengono sciolte in sostanze solventi ed eventualmente arricchite con l’aggiunta di pigmenti per il colore.
La vernice viene quindi chiamata ‘pittura’ quando al suo interno ci sono dei pigmenti, mentre continua ad essere chiamata vernice nei casi in cui sia preposta a diverse altre funzioni, ad esempio quelle antimuffa o antiruggine. Chi desidera imbiancare la propria casa si troverà quindi di fronte a una grandissima varietà di vernici e pitture di diverso tipo: la scelta di una piuttosto che del’altra sarà determinata sia dal gusto personale che da necessità tecniche. Ecco qualche informazione per effettuare questa scelta con la massima consapevolezza.
Sono tante, le pitture che si trovano in commercial giorno d’oggi, tra cui le più diffuse sono senza dubbio le pitture a tempera e a calce. Queste ultime sono composte da calce, con o senza la presenza di gesso, sciolta nell’acqua, mentre le prime sono quelle più vantaggiose dal punto di vista economico ma, a differenza di quelle a calce, non sono lavabili. Ecco un piccolo, ulteriore approfondimento sul tema delle pitture
-Idropittura igienizzante, è un particolare tipo di idropittura traspirante realizzata con l’uso di resina acrilica, le cui proprietà igienizzanti la rendono perfetta per essere utilizzata in luoghi come ospedali, scuole o altri tipi di locali pubblici.
-Idropittura lavabile, è un tipo di pittura che viene ampiamente utilizzato per gli interni in quanto permette di rimuovere eventuale sporco semplicemente lavando la parete. Si presentano sia già diluite e pronte all’uso, oppure possono richiedere una diluzione manuale con un po’ di acqua.
-Idropittura traspirabile, anche questa pittura viene utilizzata in interno, soprattutto per ambienti suscettibili di elevati tassi di umidità, ad esempio la cucina e il bagno: come dice il suo stesso nome, questo tipo di pittura infatti ha la capacità di far traspirare l’umidità.
-Idropittura termoisolante, è perfetta per evitare la formazione di condensa e per aiutare a mantenere stabile la temperatura di un ambiente, questa pittura solitamente viene venduta bianca e bisogna aggiungere il colore se la si desidera colorata.
-Vernice ecologica, solitamente viene preferita da chi desidera, nella propria casa, solo materiali che non presentino al loro interno alcuna sostanza tossica, sono infatti realizzate utilizzando solo sostanze di origine naturale.
-Pittura ai silicati, trasparente, traspirabile e lavabile, nella maggior parte dei casi viene impiegata nel corso di un restauro.
Pennelli per dipingere le pareti di casa
Imbianchini professionisti e semplici appassionati del fai da te sono accomunati da uno strumento indispensabile per la riuscita finale del lavoro, ossia il pennello, che si trova in un’infinità di forme, materiali e dimensioni. Tre, sono gli elementi fondamentali che costituiscono un pennello: il manico, la ghiera e i peli. Le dimensioni sono variabili come i modelli, in base all’uso a cui sono destinati. La qualità di un pennello è tutta nelle setole e in come trattengono la pittura; l’impugnatura ha un ruolo secondario, anche se è meglio di legno. Alcuni modelli hanno setole naturali in pelo di maiale o di cinghiale, oppure artificiali come quelle in poliestere o nylon.
Se si desidera utilizzare pittura a base di acqua è meglio non utilizzare i pennelli con setole naturali in quanto queste hanno la tendenza ad assorbire l’acqua, diventando quindi troppo morbide. Il pennello che viene utilizzato più degli altri per tinteggiare è quello che viene chiamato ‘la pennellessa’: viene utilizzata per la tinteggiatura di superfici molto estese, ad esempio le pareti di una stanza, e può raggiungere i dieci centimetri di larghezza.
Un altro pennello comunemente utilizzato è quello che viene chiamato plafoncino, di grandezza quasi doppia rispetto alla pennellessa e caratterizzato da una forma particolare di manico che permette di agganciarlo al contenitore della pittura. Più spesso rispetto alla pennellessa, il plafoncino si trova anche in dimensioni ancora maggiori. Per quel che riguarda la forma, in commercio si trovano pennelli piatti, pennelli a pioli o a punta per i lavori di precisione, e pennelli rotondi per tinteggiare gli oggetti. La manutenzione del pennello, quindi la sua pulizia e la sua conservazione, è una parte fondamentale dell’opera di tinteggiatura in quanto il pennello potrà poi essere riutilizzato in diverse occasioni.
La prima cosa da fare per poter conservare un pennello nel migliore dei modi è lavarlo accuratamente dopo ogni utilizzo con appositi solventi (lasciandovelo immerso, a volte, per alcune ore) e risciacquandolo abbondantemente. Bisogna sottolineare in ogni caso che ogni tipo di pennello deve essere lavato e conservato in modo diverso: ad esempio, alcuni tipi di setole si conservano più a lungo se vengono bagnate, di tanto in tanto, con dell’olio minerale.
Il consiglio in ogni caso è quello di avere un pennello per ogni colore che si desidera utilizzare, in modo da non avere problemi di variazioni di colore indesiderate. Per raggiungere i punti più difficili è bene dotarsi anche di un buon numero di pennelli piccoli e angolati, ad esempio per ritoccare gli angoli, le zone vicino alle prese elettriche, i caloriferi e altro ancora.
Scegliere i colori per tinteggiare le pareti
La tonalità di colore da applicare alle pareti ovviamente dipende dal gusto personale di ognuno e dallo stile della nostra casa. Tuttavia esistono alcune valutazioni che permettono di ottenere accostamenti molto armonici, di valorizzare lo spazio a disposizione e gli ambienti, evitando di incappare negli errori più grossolani. I colori, infatti, hanno il potere di evocare diverse sensazioni e impressioni, che li rendono più o meno adatti a determinati tipi di ambienti.
Per esempio, il rosso è il colore dell’energia e della passione, l’arancione quello della giovialità e dell’allegria, il giallo quello del rinnovamento e della gioia, il verde quello del relax e della serenità, l’azzurro quello della profondità e della riflessività, e via dicendo.
Utilizzare questi colori con sapienza permette quindi di creare ambienti armonici: ad esempio, per una stanza o un ambiente destinato al riposo sono da preferire colori sereni e rilassanti come il verde o il blu, mentre per un ufficio, che solitamente è caratterizzato da un’atmosfera tendenzialmente neutra, è meglio scegliere colori come il bianco o il grigio. I colori hanno anche la capacità di modificare, anche se in modo relativo, la percezione che abbiamo dello spazio. Ad esempio, un colore caldo può far sembrare gli ambienti più piccoli.
Ancora, prima di decidere che colore utilizzare è bene valutare anche che tipo di illuminazione possiede l’ambiente da tinteggiare. Secondo la filosofia del feng shui, infatti, che ultimamente sta andando molto di moda, gli ambienti della casa vanno armonizzati con un giogo di pieno e di vuoto, in cui il colore riveste un ruolo fondamentale in quanto è in grado di valorizzare e di incrementare la qualità energetica dei diversi ambienti.
Attrezzatura per dipingere le pareti
Pitturare una parete è un’operazione che può richiedere diversi tipi di strumenti che si trovano senza difficoltà in qualsiasi punto vendita specializzato in bricolage. Se pensiamo di dipingere una stanza, la prima cosa a cui dobbiamo pensare è il modo in cui raggiungere i punti più alti di una parete e lo stesso soffitto, per questo dobbiamo dotarci prima di tutto di un rullo: si tratta sostanzialmente di un cilindro ricoperto di peluria che ruota su un’asse il cui movimento viene attivato manualmente tramite una prolunga più o meno lunga, che permette di raggiungere i punti più alti senza doversi dotare di una scala.
Questo attrezzo va utilizzato in abbinamento a un’apposita vaschetta con apposito retino per sgocciolare il rullo, che permette di rimuovere dal rullo la vernice in eccesso prima di passarlo sulle pareti. Ovviamente il rullo non offre la stessa precisione del pennello, quindi è possibile che ci sia bisogno di effettuare qualche ritocco col pennello nei punti più difficili come gli angoli.
Solitamente quando si utilizza il rullo è preferibile muoverlo dall’alto al basso con un movimento a W, dove lo spazio vuoto tra le diverse rullate andrà riempito con le rullate successive. Sono tre, i tipi di rullo che solitamente si trovano in commercio: a pressione, a vaschetta o automatici.
Come alternativa al rullo vi possiamo proporre quello che viene chiamato tampone di mohair, realizzato utilizzando materiali sintetici. Solitamente si acquista con la sua vaschetta che evita che la pittura possa sgocciolare. Se invece non si può o non si desidera, per motivi di precisione, utilizzare una prolunga per raggiungere i punti più alti si dovrà utilizzare uno sgabello, effettivamente non molto comodo in quanto limita e rallenta i movimenti, o un trabattello: si tratta di una piccola impalcatura creata da una serie di tubi metallici, dotato di ruote e che permette di raggiungere altezze anche molto grandi.Come imbiancare le pareti di casa
Mettiamoci all’opera
Chiunque può improvvisarsi imbianchino, a patto che metta in pratica qualche accorgimento per eseguire un lavoro ben fatto, visto che ci sono alcuni passaggi da seguire perché l’operazione dia il risultato sperato. Prendiamo in considerazione, ad esempio, una comunissima stanza: il risultato finale dell’opera di imbiancatura dipenderà anche e soprattutto dalle fasi preparatorie che renderanno le parenti pronte ad accogliere il nuovo colore.
La prima cosa da fare è cercare di individuare che tipo di parete è quella che vogliamo tinteggiare, valutando come e quanto è già stata tinteggiata: la parete infatti potrebbe essere in pessime condizioni o al contrario richiedere un intervento minimo. Successivamente, è opportuno assicurarsi di aver protetto adeguatamente i mobili e i complementi presenti nella stanza, che avremo precedentemente radunato al centro e coperti con un telo di plastica. La stessa protezione deve essere applicata anche al pavimento, fissando i teli con apposita carta gommata.
Una volta sistemato tutto, potete procedere alla rimozione dei chiodi fissati alle paresi, provvedendo a riempire con dello stucco i vuoti venutisi a creare; stessa cosa va fatta con eventuali crepe, per poi passare a levigare la parete per eliminare eventuali irregolarità: questa operazione si esegue utilizzando una levigatrice o della comunissima carta vetrata, che va passata sul muro qualche ora dopo aver applicato lo stucco.
Successivamente, è bene pensare anche alle finestre e alle porte, che possono essere protette semplicemente utilizzando della carta da giornale fissata con dello scotch. Se in alcune aree del muro dovesse esserci della muffa è bene ricorrere all’utilizzo di appositi prodotti antimuffa, anche se questi non hanno una lunga durata e se la muffa è causata da umidità o infiltrazioni potrebbe anche ripresentarsi dopo un certo periodo di tempo.
Una volta sistemata la ‘base’ su cui andremo a tinteggiare, è bene prima di tutto passare alcune mani di fissativo, che ha lo scopo di ridurre l’assorbimento della vernice da parte delle pareti, soprattutto se si tratta di pareti che non hanno mai ricevuto una mano di vernice. Se la parete che volete tinteggiare è già stata dipinta di recente è bene in ogni caso aspettare un po’ a assicurarvi di far passare almeno due mesi dall’ultima tinteggiatura.
Ora che la fase preparatoria è terminata, dovete solo controllare di avere con voi tutto l’occorrente per questa operazione: vernice del colore che vi piace, diversi tipi di pennelli, carta vetrata, spugne, spatole, raschietto, una spatola e il tra battello. Ecco qui di seguito il modo migliore per utilizzare tutta la vostra attrezzatura e come scegliere la vernice più adatta.