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Dividere gli spazi dell’appartamento può essere un compito abbastanza complicato. Alcune volte infatti risulta difficile poter erigere muri in ambienti concepiti come un unico spazio. Negli open space ad esempio, dividere gli spazi coi muri significherebbe sacrificare non solo la luminosità dell’appartamento, ma anche avere un appartamento più piccolo.
Risulta essere comunque necessario alla funzionalità della casa dividere i vari ambienti, così da poter predisporre arredi e trovare delle stanze dove non doversi preoccupare dell’eventuale disordine, o semplicemente stanze in cui stare tranquillamente, senza che visitatori o amici disturbino la privacy. Fortunatamente vi sono diverse soluzioni per poter sezionare gli spazi di casa anche senza muri.
Separare gli spazi senza mura consente di non prendere una decisione netta e irrimediabile sulla divisione definitiva degli spazi. Inoltre vi può essere la necessità di non occludere eccessivamente l’ambiente. Predisporre delle pareti divisorie sicuramente aiuta a dare un maggior senso di casa funzionale e abitabile, ma l’operazione può essere costosa, senza contare che si potrebbe rendere necessario effettuare alcuni cambiamenti alle impostazioni iniziali per consentire di alzare i muri e recuperare spazio. Se quindi non vi è la possibilità di adottare questa soluzione, ecco come si potrebbe procedere:
Come Iniziare
Partiamo con il vedere se e in quali occasioni risulta essenziale procedere a una separazione degli spazi
-Si vuole predisporre un soppalco da nascondere e distanziare in maniera più netta dallo spazio sottostante.
-Nel caso di un monolocale separare gli ambienti deve essere fatto senza sacrificare né luce né ulteriore spazio dell’appartamento.
-Alcune soluzioni moderne prevedono dei grandi e unici spazi ( open space) che è necessario suddividere in stanze per potere adibire a casa.
-Se la cucina è a vista, separarla rispetto al salone è un ottimo modo per evitare fastidiosi inconvenienti legati ad odori che normalmente si creano quando si cucina.
-Non vi è una predisposizione divisoria tra camera e soggiorno: qui certo l’esigenza di privacy diventa molto forte, se non altro per separare la zona giorno dove abitualmente si ricevono gli ospiti dalla zona notte che invece si vorrebbe mantenere più riservata.
-Si vogliono ricavare degli spazi da adibire a sgabuzzini: anche in questo caso dividere può essere molto utile per nascondere il disordine o comunque per accedere funzionalmente ad uno spazio dove teniamo riunite tutte le cose che servono per pulizie, riparazioni in casa ecc.
-Vi può essere anche la necessità di suddividere uno studio o una zona lavoro da un altro spazio. Spesso infatti la concentrazione non può aversi se lo spazio è comunicante con ambienti dove gli altri inquilini rumoreggiano.
-C’è chi poi preferisce (o ha bisogno!) di avere una stanza unicamente adibita a guardaroba: ecco che quindi sorge l’esigenza di dividere questo spazio rispetto alla camera da letto.
-Vi sono casi in cui non c’è una reale necessità di suddivisione, ma semplicemente si vuole giocare separando i vari spazi e creando delle piccole zone in cui osare con colori e arredamento e spezzare la monotonia dei grandi spazi, che a volte possono essere difficilmente gestibili a livello di arredo.
Perchè Farlo
In definitiva quindi ci possono essere diverse ragioni per cui voler scegliere delle soluzioni divisorie pratiche e non fisse
-per alcuni, ad esempio, vi è la necessità di nascondere il disordine che solitamente si accumula nel corso della settimana, quando si è sempre troppo di fretta per poter mettere a posto
-altri ricercheranno il modo per creare un ambiente della casa intimo e su misura
-dividere gli ambienti può inoltre facilitare il modo per creare nel nostro appartamento degli spazi creativi
-si può infine voler razionalizzare gli spazi e i relativi arredi.
Utilizzare una delle soluzioni che ci accingiamo ad evidenziare può essere quindi di aiuto se si vuole ritornare con facilità alla situazione precedente o comunque variare nuovamente la divisione senza oneri troppo gravosi. Inoltre può rivelasi un ottimo compromesso tra esigenze di luminosità e quelle di funzionalizzazione degli spazi. Anche visivamente aiuta a non dare un eccessivo senso di discontinuità alla casa.
Interventi Possibili
Arriviamo finalmente a scoprire quali possono essere le idee per ottenere questi risultati
-Per chi vuole osare di meno e non vuole rinunciare alle divisioni “tradizionali”, le porte scorrevoli rappresentano un buon stratagemma.
-Se si ha la possibilità, si può invece procedere separando otticamente gli ambienti grazie a pavimentazioni diverse. In particolare negli open space questo trucco si rivela facilmente realizzabile e molto efficace.
-Si possono usare i tradizionali, ma non per questo da sottovalutare, separè: ormai ve ne sono anche di molto originali, e soprattutto nelle stanze ristrette aiutano a recuperare spazio senza incidere troppo sulla divisione (che può essere all’occorrenza facilmente rimossa).
-Delle librerie a faccia doppia possono rivelarsi assai utili, ma necessitano di avere un grande spazio nel quale operare: non sono quindi utilizzabili nelle stanze già divise, ma meglio se in stanze molto ampie.
-Per chi ha poco spazio “calpestabile” si può utilizzare il trucchetto di divisori sospesi.
-Tende e arazzi si rivelano un’ottima scelta sia di arredamento che di divisione.
-Il vetrocemento infine è molto più vicino al classico muro, ma ne rappresenta una buona alternativa perché permette alla luce di filtrare, senza quindi sacrificare eccessivamente la luminosità degli spazi.
Porte Scorrevoli
Le porte scorrevoli consentono di recuperare moltissimo spazio. Si può giocare con tantissimi modelli e grandezze, e quindi si rivelano adatte alle esigenze di arredamento più disparate. Se si ha molto spazio a disposizione, le porte scorrevoli possono svolgere la funzione di vere e proprie pareti mobili. Se invece vengono utilizzate nelle stanze( ad esempio per creare una cabina armadio o creare un spazio da utilizzare come ripostiglio) risultano meno ingombranti rispetto alle porte a soffietto. Le porte scorrevoli si suddividono in due categorie, in relazione al tipo di apertura
-Esterno muro
-A scomparsa, all’interno della parete
Le porte scorrevoli del primo tipo sono costituite da due ante che vengono poste in parallelo rispetto a delle pareti. Per questo non necessitano di particolari interventi di muratura, anche perché basta inserirle in un binario che viene poi agganciato alla parete guida. Il binario può essere fissato anche al soffitto e si può utilizzare una soluzione sospesa oppure a incasso totale.
Per garantire lo scorrimento delle ante è necessario lasciare libera una parte di muro sulla quale si appoggerà l’anta una volta aperta: le dimensioni della porta vanno quindi stabilite in questo caso in relazione alla grandezza del muro sul quale la porta deve essere agganciata. Anche se l’installazione di tali porte non comporta nessun intervento specifico, è molto difficile realizzare da soli questa operazione anche per gli amanti del “fai da te”. È essenziale contattare un tecnico affinché il montaggio del binario di scorrimento sia dritto, e inoltre bisognerebbe preferire, se il materiale si acquista autonomamente, il venditore che assicura anche una assistenza successiva per controllare che le parti metalliche non raggiungano un elevato grado di usura col tempo.
Le ante infatti scivolano su un binario solitamente di alluminio anodizzato,che presenta una buona resistenza all’abrasione (essenziale poiché deve sostenere il peso delle ante, il cui peso varia dagli 80 ai 140 kg) mentre le ruote sono in genere di plastica. Le porte scorrevoli del secondo tipo invece richiedono interventi murari più elaborati perché, dovendo l’anta rientrare nella parete, occorre abbatterne quasi sempre una o una parte di essa (e inoltre, ciò non è sempre possibile se siamo di fronte a dei muri portanti). Abbattuta la parete, il controtelaio viene poi definito col cartongesso, altrimenti se la parete viene abbattuta solo in parte, la rifinitura sarà ad intonaco, per non far figurare una eccessiva frammentazione con il resto della parete.
Poiché nel nostro caso partiamo dalla esigenza di dividere gli spazi senza intervenire sui muri, chiaramente la scelta che va preferita è quella delle porte scorrevoli esterno muro. Inoltre per dare più luminosità possiamo scegliere le porte a pannelli aperti, con vetro. La scelta di quest’ultimo può ricadere su una tipologia temprata, che è più resistente. Se vogliamo dare un effetto più particolare, possiamo scegliere un vetro sabbiato, acidaro o satinato, che si abbinano anche agli ambienti più sofisticati.
Pavimentazioni
Questa soluzione offre la possibilità di dividere in maniera netta gli spazi, pur lasciando ampia libertà visiva. Gli ambienti inoltre vengono suddivisi razionalmente a seconda della loro funzione. Tale stratagemma tuttavia rischia di creare un’eccessiva frammentarietà degli spazi, ancor più se pensiamo che questi stacchi sono netti e ben visibili. È opportuno allora stare attenti ad azzeccare i giusti accostamenti, ma soprattutto ad usare questa tipologia di separazione solo per i luoghi che effettivamente ne necessitano. Possiamo vedere qualche esempio di una buona distribuzione della pavimentazione
-Una prima possibilità è usare una pavimentazione neutra per la cucina. Il cotto è molto indicato, sia perché le sue varie sfumature riescono ad abbinarsi molto bene con ogni tipo di cucina, sia perché è facilmente lavabile. Inoltre, prediligere comunque una pavimentazione che non rischi di rovinarsi troppo facilmente( marmo o parquet);
-Nella zona notte un’idea potrebbe essere quella del parquet, con nuance da adattare ai mobili e al colore della pittura. Questa pavimentazione in legno dà infatti un senso di intimità e accoglienza.
-Nella zona giorno, tipicamente più vissuta e in vista, si può optare per un cotto o una resina. Il colore può variare anche qui in relazione all’arredo, ma un buon consiglio è quello di osare con colori allegri e luminosi.
Separè
I separè venivano usati soprattutto nel passato per creare una sorta di camerino all’interno della stanza. Dietro a questi paravento ci si poteva infatti spogliare e cambiare anche se nella stanza fosse presente qualcun altro. Sono assai comodi e pratici, poiché creano una divisione che non si estende fino al soffitto, lasciando così luminosità alla stanza che si ricava. Inoltre possono essere apposti solo nel caso in cui ve ne sia effettivo bisogno.
Risulta essere tra l’altro molto facile richiuderli, ed alcuni sono comodamente trasportabili grazie alla dotazione di ruote. In questo modo possono essere depositati anche in un piccolo sgabuzzino senza creare fastidio o ingombro. Tipicamente i separè hanno una chiusura a libro, e le ante sono generalmente di forma rettangolare. In Italia soprattutto uno stile diverso è dato dai Cartoons di Baleri, che hanno tipicamente una linea ondulatoria e si chiudono sostanzialmente arrotolandoli.
In commercio ce ne sono di adattabili ad ogni gusto: le rifiniture vanno dal legno al bambù, oppure si trovano più resistenti in metallo e ferro battuto, ma anche di tela di cotone e di carta. Non ci sono particolari limiti al’utilizzo dei separè, poiché si adattano bene sia alle grandi che alle piccole stanze. In generale sono utili e molto più usati nella zona notte, per separare uno studio o una cabina armadio. In commercio si possono individuare diverse soluzioni e varianti: ad esempio Ikea ha ideato gli Orgel che fungono sia da separè che da vere e proprie lampade, permettendo con un unico mobile di creare la giusta combinazione tra arredamento e atmosfera.
Vetrocemento
Il vetrocemento può considerarsi un cugino dei muri tradizionali, con la differenza che lascia passare molta più luce e soprattutto non deve necessariamente essere innalzato fino al soffitto. Inoltre combinano un’ottima praticità a un’altrettanta facilità di intervento: infatti vi sono alcune predisposizioni di mattoni in questo materiale che possono tranquillamente essere applicati in autonomia, e sono all’occorrenza anche facilmente rimovibili. Inoltre si possono scegliere diverse sfumature e colori, anche in base alla zona su cui stiamo operando. In definitiva con questo materiale si possono creare dei veri e propri muri, anche se praticamente trasparenti.
Divisori sospesi
Questo tipo di divisori consente di dare un tocco di estro e personalità alla casa. Sono nella sostanza dei separè formati da diversi pannelli, che anziché essere appoggiati a terra, scendono dal soffitto. Creano perciò un effetto di nascondimento solo parziale degli spazi, permettendo alla luce di filtrare da uno spazio all’altro. Sono assai indicati se non abbiamo molto spazio a disposizione, infatti non poggiando sul pavimento non sono assolutamente ingombranti.
Se però abbiamo bisogno di creare un senso di separazione più netta o volgiamo adottare una soluzione che mantenga in totale privacy uno dei due spazi da dividere, sicuramente i divisori sospesi sono da evitare. I materiali usati sono tra i più diversi, e potremmo anche far funzionare questi divisori da veri e propri portafotografie: sicuramente questa idea è assai originale, soprattutto se anziché le foto,utilizziamo delle stampe che riproducono dei quadri famosi. Ce n’è per tutti i gusti e per tutte le tasche..basta avere solo un po’ di fantasia e il risultato vi colpirà.
Librerie
Questa soluzione si può prediligere se dobbiamo dividere la zona giorno dallo studio: la libreria diventerebbe in questo modo un consono arredo sia per il salone che per l’area di relax o lavoro. L’inconveniente è che purtroppo questo tipo di mobili è solitamente dal design moderno ( tra i materiali usati spiccano il legno, l’acciaio o il cristallo), e quindi risulta difficilmente conciliabile con un arredamento classico.
Alcune tuttavia, pur formate da materiali innovativi, tendono a riprendere le fattezze tradizionali, e risolvono il dilemma di chi vuole conciliare un salone “vecchio stile” con uno studio moderno e all’avanguardia. L’idea di una libreria double face spesso risolve sia i problemi di luminosità, poiché pur dividendo visivamente le due zone non ne sacrifica l’illuminazione, sia i problemi di praticità, perché diventano oltre ad uno strumento divisorio, anche un appoggio per libri e strumenti di lavoro. Se poi abbiamo bisogno anche di idee salva spazio, ci vengono in aiuto alcune composizioni Ikea come la combinazione Broder e Tryggve: questa infatti unisce alla libreria una scrivania.
Tendaggi
Questa soluzione si presta a svariate esigenze: le tende possono infatti dividere uno sgabuzzino, oppure un angolo cottura, oppure creare una cabina armadio, infine possono completare la chiusura del soppalco per creare maggiore riservatezza,soprattutto se sul soppalco è posizionata la camera da letto. Se non vogliamo creare un effetto troppo pesante, possiamo utilizzare dei tendaggi molto sottili, con un leggero vedo-non vedo, che lasciano altresì filtrare un po’ di luce.per il fissaggio gli arazzi (tendenzialmente più pesanti) possono essere attaccati con delle puntine al muro, le tende invece sono solitamente appoggiate ad un bastone posizionato poi sul muro. In entrambi i casi, attenzione a predisporre tutto in modo da poter facilmente scostare i teli per poter passare.